Mettiamo il naso fuori dalla valle

La comunità pastorale della Valmalenco, nata dopo la Visita pastorale del vescovo Diego Coletti (2014), fa parte del Vicariato di Sondrio (vedi Decreto) e ha come Vicario foraneo l’arciprete di Sondrio. Diverse iniziative di formazione e alcune celebrazioni comuni vengono proposte ogni anno a livello di Vicariato, in base alle indicazioni del Piano pastorale diocesano. Per aggiornamenti su tali iniziative, può essere utile consultare, oltre a questo sito, quello della comunità pastorale di Sondrio (www.parrocchiesondrio.it) o il sito della diocesi (www.diocesidicomo.it).

Proposte vicariali, diocesane, nazionali

La Parola è la mia casa: Profeti o creduloni?  (XXXIII Vangelo TO C, Lc 21,5-19)

La Parola è la mia casa: Profeti o creduloni? (XXXIII Vangelo TO C, Lc 21,5-19)

I testi della liturgia di domenica 13 novembre 2016 da www.chiesacattolica.it

Il commento al vangelo
(da cantalavita.com)

«PROFETI O CREDULONI?»
di suor Mariangela Tassielli


Luoghi di culto distrutti, terremoti e fatti terrificanti, guerre e rivoluzioni, carestie e persecuzioni: eppure no, non stiamo facendo il sommario dell’ultimo telegiornale. Questi sono alcuni passaggi del Vangelo della XXXIII domenica: sconcertanti, è vero; attuali, verissimo, ma scritti circa duemila anni fa.
Ogni epoca ha i suoi profeti di sventura che, di fronte a brani così, iniziano a parlare di punizione divina e di fine del mondo. E, sta accadendo anche in questi giorni. La terra trema senza sosta, ci ricorda la fragilità di tante sicurezze umane e qualcuno usa questi eventi naturali per parlare di sterminio, di ira di Dio contro un popolo (quello italiano, in questo caso) peccatore.
Ecco… davanti a brani come questo ognuno può chiedere a se stesso se nella vita preferisce fare il credulone timoroso, alla ricerca di capri espiatori, o se diventare profeta di vita (e non di morte!), ascoltando l’appello di Dio e facendosene testimone.
Dio c’è, e ci invita a restare saldi nel suo amore! Dio, nelle situazioni più terribili della vita, quando tutto crolla dentro e fuori di noi, ci chiama alla fiducia in lui, nel suo Spirito, nel suo amore.
Quando tutto ci sommerge o si sgretola, dobbiamo con coraggio e follia, aggrapparci a lui e credere che da lui verrà la nostra più vera liberazione. Quanto tutto è carico di incertezze, quello è il momento in cui fidarsi e dire sì!

Signore Gesù,
davanti alle tante situazioni
di morte e di sofferenza,
quando tutto in noi e attorno a noi crolla,
un senso di sconforto e paura
stringe il cuore e ci blocca;
ci impedisce di guardare il mondo
e gli altri con i tuoi occhi.

Liberaci, Signore, perché il tempo
dell’incertezza, della paura, del disorientamento
diventi il tempo della fiducia in te,
della speranza certa, della perseveranza.

Insegnaci a credere nel tuo amore
anche quando è notte! Amen.

Il vangelo in poche parole


Ci sono cattivi esploratori che pensano che non ci siano terre dove approdare solo perché non riescono a vedere altro che mare attorno a sé. (Francis Bacon)

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12/11/2016 Categoria: Torna all'elenco