Mettiamo il naso fuori dalla valle
La comunità pastorale della Valmalenco, nata dopo la Visita pastorale del vescovo Diego Coletti (2014), fa parte del Vicariato di Sondrio (vedi Decreto) e ha come Vicario foraneo l’arciprete di Sondrio. Diverse iniziative di formazione e alcune celebrazioni comuni vengono proposte ogni anno a livello di Vicariato, in base alle indicazioni del Piano pastorale diocesano. Per aggiornamenti su tali iniziative, può essere utile consultare, oltre a questo sito, quello della comunità pastorale di Sondrio (www.parrocchiesondrio.it) o il sito della diocesi (www.diocesidicomo.it).
Proposte vicariali, diocesane, nazionali
Mostra su don Giovanni Gatti a Caspoggio
Val
la pena per sfuggire alla calura estiva, salire a Caspoggio e, tra
una passeggiata sui monti della Valmalenco e un assaggio della cucina
locale, visitare nei luoghi del suo ministero parrocchiale la mostra
su don Giovanni Gatti. Sarà aperta a cura del Comune di Caspoggio e
della Comunità pastorale delle parrocchie della Valmalenco dal
28 luglio al 22 agosto 2018 presso il Salone dell’Immacolata
adiacente alla Chiesa in piazza Milano nei seguenti orari: tutti
i giorni
dalle ore 17.00 alle ore 19.00; Sabato
e domenica
aperta anche
dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 20.30 alle 22.00.
La
mostra, intitolata “don Giovanni Gatti. Un sacerdote antifascista
mandellese”, è stata
realizzata
da Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in
collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la
parrocchia Sacro Cuore di Mandello. Nella scorsa primavera era già
stata esposta nel paese natale del sacerdote (Mandello del Lario,
appunto) e si era potuto apprezzare la sapiente integrazione tra il
materiale raccolto a Caspoggio in occasione del convegno del 2008 e
le nuove informazioni, fotografie e testimonianze provenienti dal
lago. Particolarmente interessante l’accostamento delle
ricostruzioni mediatiche dell’epoca pubblicate sui giornali di
diverso orientamento.
La
mostra conduce, attraverso un abbondante ricorso alle fonti e alle
immagini originali, dentro la vicenda e i “mondi” storici ed
ecclesiali di don Gatti.
La
mostra è l’occasione per scoprire la figura di un sacerdote che ha
amato la sua gente e di un protagonista per nulla secondario della
nostra storia. Scriveva il primo febbraio 1945 Vincenzo Ferrari, un
giovane rifugiato antifascista, in una lettera a don Giovanni: “Ci
vorrebbero tanti don Gatti …”. Non si può che essere d’accordo.