Mettiamo il naso fuori dalla valle

La comunità pastorale della Valmalenco, nata dopo la Visita pastorale del vescovo Diego Coletti (2014), fa parte del Vicariato di Sondrio (vedi Decreto) e ha come Vicario foraneo l’arciprete di Sondrio. Diverse iniziative di formazione e alcune celebrazioni comuni vengono proposte ogni anno a livello di Vicariato, in base alle indicazioni del Piano pastorale diocesano. Per aggiornamenti su tali iniziative, può essere utile consultare, oltre a questo sito, quello della comunità pastorale di Sondrio (www.parrocchiesondrio.it) o il sito della diocesi (www.diocesidicomo.it).

Proposte vicariali, diocesane, nazionali

"Capisci ciò che leggi?" - Lettura continua del Vangelo di Marco: Introduzione

Abbiamo tra le mani il Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco. Vogliamo leggerlo con amore, con fede, con calma: leggerlo, rileggerlo, meditarlo e pregarlo. Vogliamo lasciarci invadere dalla Presenza che lo riempie, evitando di soffocare la Parola con le parole. Desideriamo tradurlo senza tradirlo: tradurlo in linguaggio semplice, serio, corretto e rispettoso. Ci proponiamo tre mete, sicuramente non facili da raggiungere: chiarezza, essenzialità e attualizzazione.

La Parola di Dio è una Persona, è Gesù Cristo.

Leggere il Vangelo significa dunque mettersi in relazione con Qualcuno vivo, presente, e sentirsi invadere da questa presenza che trasforma la vita, perché il Vangelo è una Persona viva prima di essere un libro.

La domanda centrale che ci poniamo, il mistero centrale che desideriamo capire è: Chi è Gesù? Ma accanto a questa prima domanda ne sorge subito un’altra: Chi è il discepolo? La rivelazione progressiva di Gesù e del discepolo non avviene solo attraverso discorsi sempre più espliciti, ma soprattutto attraverso una storia che si chiarisce vivendola: il Vangelo è racconto, dramma, storia, non un catechismo. E chi vuole capire deve condividere questa storia, deve farsi discepolo.

L’iniziazione cristiana è un viaggio dall’esterno all’interno, dalla periferia al centro, da una conoscenza per sentito dire ad un’esperienza personale. Il mistero cristiano si coglie solo dall’interno: non c’è posto per l’osservatore neutrale.

Marco non si limita solo a rivelare il mistero cristiano: conduce il lettore a scoprire le proprie paure, la propria ignoranza, le proprie resistenze. Il suo Vangelo si muove contemporaneamente su due linee: la rivelazione del mistero di Gesù e la manifestazione del cuore dell’uomo.

E’ il continuo scontro tra questi due aspetti che rende il Vangelo secondo Marco attuale, drammatico e inquietante. L’uomo vede i gesti di Gesù, sente le sue parole, ma non comprende, resta incredulo perché ha il cuore indurito (6,52) e gravemente malato (7,20–23).

Il vangelo secondo Marco è quello che ci presenta meglio l’umanità di Gesù: ci fa sentire il peso del suo sguardo, la sua pietà per la folla, i momenti di delusione nei riguardi degli apostoli, la tristezza per l’incomprensione dei farisei, dei familiari, dei discepoli. Ne esce un’immagine umanissima. Gesù appare, di volta in volta, tenero, incisivo, fraterno, vicino e improvvisamente misterioso, uno che ci pone delle domande e uno di cui ci si pone la domanda: Chi è costui?

E’ il paradosso di Gesù, incompreso e respinto dagli uomini, ma inviato ed esaltato da Dio, che interessa soprattutto il vangelo di Marco. Il suo tema essenziale è la manifestazione del Messia crocifisso.

27/01/2018 Categoria: Torna all'elenco