0 - 6 Anni

Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.

La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.

Diocesi di Como
Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, Cap. 7

Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:

  • la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
  • la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
  • Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.

Avvisi

Breve introduzione al vangelo di Matteo

Breve introduzione al vangelo di Matteo

I lezionari festivi sono organizzati su un ciclo triennale che per ogni anno ha uno dei vangeli sinottici come "colore" caratteristico: Matteo per l'anno A, Marco (con Giovanni) per l'anno B, Luca per l'anno C. Proponiamo una brevissima introduzione al vangelo di Matteo con qualche link per chi avesse voglia di approfondire.

Il Vangelo di Matteo è stato redatto tra il 70 e l’80 dopo Cristo, in una comunità giudeo-cristiana,composta cioè da Ebrei convertiti al Cristianesimo.
L’Evangelista è un pastore della chiesa giudeo-cristiana, ma è anche teologo, preoccupato della retta comprensione del messaggio evangelico e della sua attuazione.
Matteo, in ebraico Matthai, significa dono di Dio.
È lo stesso Levi, il pubblicano, di cui riferiscono Marco (Mc 2,14) e Luca (Lc 5,27-29) ed è quel Matteo (Mt 9,9), che Gesù ha chiamato al suo seguito ed è ricordato unanimemente dagli elenchi apostolici.

Nel Vangelo secondo Matteo prevale l’attenzione dell’Evangelista alle parole di Gesù, anche se non vengono trascurati i fatti della sua vita.
Il Vangelo secondo Marco contiene invece pochi discorsi e molti fatti. La storia di Gesù raccontata da Matteo è, nel suo svolgersi, uguale al racconto di Marco: dalla Galilea alla Giudea, dal battesimo nel Giordano alla passione-risurrezione.

Cinque grandi discorsi di Gesù costituiscono l’intelaiatura attorno alla quale si struttura tutta la narrazione:

* il discorso della montagna
* il discorso missionario
* il discorso in parabole
* il discorso ecclesiologico
* il discorso escatologico

Il Vangelo di Matteo è al tempo stesso cristologico ed ecclesiologico: la storia di Gesù di Nazareth e della comunità che nasce con Lui sono lette sempre da Matteo in forte continuità e adempimento delle antiche Scritture.
Le citazione del Vecchio Testamento sono abbondanti; ciò si spiega con il fatto che questo Vangelo germoglia entro una comunità giudeo-cristiana.
Per Matteo Gesù è il nuovo Mosè e la comunità cristiana il nuovo Israele.

Scrive Bruno Maggioni: “Siamo in una comunità giudeocristiana degli anni 80, circondata da un giudaismo che, avendo perduto la propria consistenza politica dopo la catastrofe dell’anno 70 (caduta di Gerusalemme), si stringe attorno alla legge e a una rinnovata ortodossia”.

Per approfondire:
Luca Buccheri, Matteo la "basilica" del Dio con noi - Articolo (4 pagine)
Claudio Doglio, Introduzione al vangelo secondo Matteo - Appunti da un corso biblico (17 pagine)
Il vangelo dell'anno: 2017 Matteo - Lezioni introduttive (6 file audio)

26/11/2016 Categoria: Torna all'elenco