Gruppi volontari

In tutti i nostri paesi esistono diversi gruppi, costituiti formalmente oppure spontanei, che in diverse occasioni dell’anno promuovono, organizzano e animano incontri, feste, tornei, gite, corsi di formazione, spettacoli, teatri, serate a tema, sagre, eventi sportivi, culturali, artistici, musicali, ecc.

Molte persone offrono il loro impegno a pi gruppi e donano buona parte del loro tempo libero al servizio degli altri senza nessun fine di lucro, solo perché credono al valore di ciò che fanno. I nostri paesi devono moltissimo a questa numerosa schiera di volontari che, chi più in vista, chi più nel nascondimento, impiegano tempo, forze, risorse ed energie per creare occasioni di aggregazione sana, vivace, bella e arricchente, preziose sia per i residenti che per i turisti.

Alcune di queste attività hanno anche un risvolto sociale, perché ci si mette al servizio degli altri in un’ottica educativa o di aiuto e sostegno alle persone: si pensi ad alcune proposte rivolte ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie; a chi ha bisogno di ascolto, accoglienza, attenzione, integrazione; alle persone sole, anziane o fragili.

Alcuni di questi volontari operano direttamente all’interno delle proposte parrocchiali e il loro servizio è accennato nelle varie sezioni di questo sito. A tutti va il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine.

Avvisi

La Parola è la mia casa: Correndo (dom Pasqua TP anno B)

La Parola è la mia casa: Correndo (dom Pasqua TP anno B)

I testi della liturgia del 4 aprile da www.chiesacattolica.it

Il commento alle letture
(da www.tiraccontolaparola.it)

Correndo

di Paolo Curtaz

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Maria di Migdal si reca al sepolcro che è ancora buio.

La città non si è ancora svegliata. E lei non vuole incontrare nessuno.

Giovanni, diversamente dai sinottici, non ci parla di altre donne presenti, né dell’intenzione di pulire il cadavere del Maestro, sepolto in fretta e furia.

Forse Maria vuole solo piangere da sola davanti alla fine di tutto.

È ancora buio, come questa nostra seconda Pasqua di pandemia. Ma, almeno, la pietra della solitudine è stata ribaltata: distanziati, stanchi, fragili, abbiamo, però,  potuto celebrare il Triduo e la fiamma del cero pasquale è stata accesa durante questa notte di veglia per squarciare le nostre profonde tenebre.

Corre, ora, Maria, va da Pietro.

Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!

Anche per noi è così: fatichiamo a trovare il Signore, ad avere speranza, a guardare oltre. La paura ha fatto spazio al coraggio e il coraggio all’illusione. Ora attendiamo senza sapere bene cosa e anche la fede risente di questo logorio senza fine.

Dove sei, Signore? Dove?

Forse anche noi stiamo ancora cercando un crocefisso.

È tempo di cambiare. Tempo di accelerare il nostro passo.

Corse

Corrono anche loro, ora.

Corrono mentre il sole accarezza le bianche pietre di Gerusalemme.

Calpestano i vicoli che cominciano a rianimarsi dopo la grande festa di Pesah.

La paura che li ha spinti a nascondersi come dei topi si è liquefatta.

Lo stupore per quella notizia inattesa li ha spinti a correre. E ancora corrono finché escono dalla porta della città che conduce verso Giaffa. Alla loro destra, lugubre, il calvario con i segni del sangue rappreso dei crocefissi. Atroce vendemmia dell’odio e della violenza.

Arrivano al sepolcro scavato nella roccia, ultimo prezioso dono fatto da Giuseppe di Arimatea.

La pesante pietra che ne bloccava l’accesso, per impedire agli animali selvatici di fare scempio dei cadaveri, è ribaltata.

Si fermano, ora, i due discepoli.

Riprendono fiato.

Guardano senza entrare.

È risorto!

Non è statica la fede, non impaludata, non inchiodata. È una corsa a perdifiato per andare a verificare. Anche ora, proprio ora che tutto sembra più faticoso e difficile.

Per misurare la verità delle parole che altri testimoni ci hanno comunicato.

Una donna, in questo caso. Maria di Migdal, l’apostola degli apostoli.

Quando qualcuno ci racconta di avere incontrato un Dio che gli ha ribaltato la vita si corre.

Eccome se si corre. L’amore mette le ali e fa volare.

Lasciando alle nostre spalle tutte le paure e le incongruenze, i limiti e i peccati.

Ancora non sanno.

Ancora non immaginano.

Solo la notizia di un’assenza. Spiegabile in mille, ragionevolissimi modi.

Un furto da parte del Sinedrio. Un furto da parte degli avversari. O qualche discepolo esaltato.

Spiegazioni plausibili. Tutte. Meno una.

La più assurda: Gesù è risorto, come aveva detto.

Non rianimato, risorto. Non come Lazzaro, ma in una nuova dimensione a noi totalmente sconosciuta.

È vivo.

Nessun segno

Corrono, e prima arriva il discepolo che Gesù ama, tradizionalmente indentificato con l’evangelista Giovanni. È più giovane, certo, ma è anche un modo delicato per dire che l’amore corre e arriva sempre prima. Che l’amore si fida e crede.

Prima di Pietro, dell’autorità, della Chiesa, del ministero, dell’istituzione.

C’è sempre questo duplice aspetto nella vita di fede: intuizione e istituzione, carisma e magistero, Giovanni e Pietro.

Ma è l’amore che precede.

Nessuno si converte al risorto sul ragionamento o sull’abitudine.

È anarchico l’amore, creativo, intuisce, arriva subito alla conclusione.

Corre.

Ma, è questo è bellissimo, Giovanni si ferma e lascia passare Pietro.

Lo rispetta. Sa che entrambe le dimensioni sono essenziali.

Il carisma brucia, l’esperienza pondera.

L’amore è folle, la prudenza lo incarna.

Segni

Piccoli segni. Il lenzuolo, le bende, il sudario.

Alcuni azzardano una descrizione anomala, come se il lenzuolo si fosse svuotato. Possibile.

Ma sono segni poveri quelli che indicano la verità della resurrezione.

Nessun segno eclatante, porte ribaltate, esplosioni atomiche, luci abbaglianti.

Niente.

Perché la resurrezione è così: spinge a credere. Ma senza obbligare.

Anche noi, se vogliamo, possiamo imitare Giovanni.

Vedere e credere.

Non vedere il risorto, ma i segni della sua assenza.

Così inizia il nostro cammino di Pasqua. Così, pur restando nel deserto della pandemia, lo facciamo fiorire, diventa il luogo dell’innamoramento, non del vagare.

Cinquanta giorni, dieci in più della quaresima!, per convertirci alla gioia.

Per passare dalla visione crocefissa della fede ad una luminosa e gioiosa.

Da una fede dolente e spenta, rassegnata e claudicante, ad una forte e piena di gioia.

Non è evidente e se ne accorgeranno i discepoli.

Ma questa è un’altra storia

 

 


 Il vangelo in poche parole

«Coraggio! Irrompe la Pasqua! E' il giorno dei macigni che rotolano via dall'imboccatura dei sepolcri. E' il tripudio di una notizia che si temeva non potesse giungere più e che corre di bocca in bocca ricreando rapporti nuovi tra vecchi amici. E' la gioia delle apparizioni del Risorto che scatena abbracci nel cenacolo. E' la festa degli ex-delusi della vita, nel cui cuore all'improvviso dilaga la speranza. Che sia anche la festa in cui il traboccamento della comunione venga a lambire le sponde della nostra isola solitaria».

don Tonino Bello


 
Altri commenti affidabili, semplici, profondi

Caritas Como: www.caritascomo.it (testo)
mons. Pierbattista Pizzaballa: www.lpj.org (testo)
Stefania Monti: www.ilregno.it (testo)
p. Fernando Armellini: www.settimananews.it (video; testo)
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don Claudio Doglio: www.symbolon.net (testo)
p. Gaetano Piccolo: cajetanusparvus.com (testo)
Acli.it: vivere la domenica (testo)
sr. Mariangela Tassielli: cantalavita.com (testo)
Ileana Mortari (teologa): www.chiediloallateologa.it (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
Comunità monastica Dumenza: www.monasterodumenza.it (testo)
madre Maria Francesca Righiwww.toscanaoggi.it (testo)
Paolo Curtaz: www.tiraccontolaparola.it (testo, audio, video)
don Tonino Lasconi: www.paoline.it (testo)
don Marco Pozza: www.sullastradadiemmaus.it (testo)
don Augusto Fontana: sestogiorno.it (testo)
Lis - Video commento lingua italiana dei segni: www.qumran2.net/parolenuove/commenti.php (video)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)

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Comunità Kairòs: Lectio (testo)
Carmelitani: Lectio divina quotidiana (testo)
Comunità monastica Dumenza: www.monasterodumenza.it (testo)
Sorelle povere di Santa Chiara: www.clarissesantagata.it (testo)
Abbazia di Pulsano: www.abbaziadipulsano.org (testo, audio)
Combonianum.org: Lectio divina (testo)
Sezione apostolato biblico: www.lapartebuona.it (testo)
Lectio Parola festiva: meditarelaparola.blogspot.com (testo)

 

03/04/2021 Categoria: Torna all'elenco