A Campi Ancarano (PG) l’inaugurazione della chiesa e del centro di comunità per le popolazioni terremotate realizzato grazie anche alla nostra comunità pastorale
Sabato 30 novembre alle ore 11.00, a Campi Ancarano (Pg), frazione
del comune di Norcia (Pg), Archidiocesi di Spoleto-Norcia, verrà
inaugurata la nuova chiesa, con annesso centro di comunità, intitolata a
Sant’Andrea.
Quella che verrà inaugurata è una costruzione completamente
antisismica, di oltre 200 metri quadrati (più la sacrestia e un servizio
attrezzato), che è stato possibile realizzare anche grazie alla
generosità dei fedeli della Chiesa di Como, i quali, tre anni fa,
risposero all’appello della Caritas diocesana, che promosse e gestì una
raccolta fondi con la quale si arrivò a superare quota 450mila euro. «Si
tratta, per l’esattezza, di 451.514 euro», spiega Roberto Bernasconi,
direttore di Caritas Como. La struttura sarà di supporto alle attività
della comunità pastorale intitolata Sant’Eutizio e guidata da don
Luciano Avenati: una realtà che conta una ventina di parrocchie e che,
prima del sisma, aveva quasi una sessantina di chiese, oggi tutte
inutilizzabili, perché inagibili o crollate. La stessa sede della
comunità pastorale, la millenaria Abbazia di Sant’Eutizio (dove si
ritirò in studio e preghiera anche san Benedetto e che custodiva i
segreti della Scuola Chirurgica di Preci), fu chiusa per motivi di
sicurezza il 24 agosto 2016 e venne distrutta dalle scosse del
successivo 30 ottobre. Siamo proprio nel cuore del cratere del terremoto
che fra agosto e ottobre 2016 rase al suolo intere zone del Centro
Italia a cavallo fra Umbria, Marche, Lazio e alcune propaggini in
Abruzzo (quasi 300 i morti fra Amatrice e Arquata del Tronto, oltre
80mila gli edifici lesionati). Grandissimo è il senso di riconoscenza
della comunità e della sorella Chiesa di Spoleto-Norcia: «quante volte
abbiamo temuto che le pastoie burocratiche scoraggiassero il vostro
impegno», confidò a Caritas Como il vescovo monsignor Renato Boccardo.
In che modo sono stati utilizzati i fondi raccolti? «Sono stati
destinati per la maggior parte, 273.000 euro, proprio al centro di Campi
Ancarano (su un totale di 350mila euro) – spiega Roberto Bernasconi –
mentre altri 170.000 euro sono stati messi a disposizione di Caritas
italiana per gli interventi nella prima fase dell’emergenza. A questi si
aggiungono 7.018 euro spesi per il trasporto di medicinali e farina,
nelle prime settimane dopo il sisma, e 1.016 euro di spese complessive
per le missioni in loco». Sono 436 i donatori che hanno partecipato alla
raccolta (oltre una ventina di sacerdoti, una trentina fra santuari,
gruppi
laicali e istituti religiosi, ben 154 fra parrocchie e comunità
pastorali e oltre 230 privati). Da non dimenticare che Caritas Como è
stata anche fra i terremotati di Amatrice, con una propria operatrice,
la colichese Maria Rosa Bettiga, psicologa, la quale per un anno ha
vissuto con le popolazioni ferite, ascoltandole e supportandole,
nell’ambito di un progetto di Caritas Lombardia.
«Noi di Caritas, accompagnati dal nostro vescovo Oscar Cantoni –
conclude Bernasconi –, saremo presenti sabato all’inaugurazione di
questa struttura e, idealmente, rappresenteremo tutta la nostra comunità
diocesana che, ancora una volta, è stata protagonista di un gesto
grande di vera carità».
In ambito lombardo, la scorsa estate, si è unita a questo progetto
anche la diocesi di Mantova, che ha messo a disposizione 30mila euro.
Sabato 30 novembre, dopo il taglio del nastro, nella nuova struttura
sarà celebrata la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di
Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo, con il nostro vescovo
monsignor Oscar Cantoni e il presule di Mantova monsignor Marco Busca.

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