Cinema Bernina

Il Cinema Bernina si trova a Chiesa in Valmalenco, dietro il Santuario Madonna degli Alpini

Dopo un tempo di chiusura, dovuto alla necessaria sostituzione della vecchia macchina di proiezione con un sistema digitale evoluto, il cinema Bernina ha riaperto i battenti nel mese di agosto 2015. Si è voluto fortemente poter continuare ad offrire, a residenti e turisti, la possibilità di vedere ottimi film. La sala, che comprende anche un piccolo bar, è attualmente gestita dalla cooperativa sociale Intrecci, che ha sede a Tirano. Dalla stagione invernale 2018-2019 si è affiancato alla cooperativa un attivo gruppo di volontari

La programmazione e gli altri avvisi e contenuti relativi al Cinema verranno inseriti sulla

pagina facebook del Cinema Bernina

ed è prevista per i periodi di maggior afflusso turistico: vacanze di Natale e mesi estivi. Accanto alla programmazione nell'alta stagione turistica si propongono anche iniziative durante l'anno per famiglie e ragazzi.

Avvisi

Vangelo Ragazzi: Talità Kum!

Vangelo Ragazzi: Talità Kum!

Videovangelo della domenica in cartoni animati

XIII domenica TO anno B


Anche noi vogliamo capire








La riflessione
(commento a cura di Elisa Ferrini)

Queste domeniche, in cui riportiamo alle orecchie la vita di Gesù, ci aiutano a ricordare bene ciò che Gesù è veramente, ovvero il il Dio dei vivi e della vita.

Proviamo a comprenderlo alla luce di questi miracoli, apparentemente "scontati".

Anche oggi come la scorsa domenica, Gesù "passa all'altra riva" e già questo potrebbe indicarci un cambiamento di sguardo, un guardare con una prospettiva diversa.

Questo passaggio porta con sé due gesti importanti: una guarigione dalla malattia ed una resurrezione dalla morte, entrambi accomunati dalla stessa "forza motrice": la fede in Gesù.

Potremmo dire: "facile, si sa che si dovrebbe aver fede in Gesù!". Certo, "si dovrebbe aver fede " è il verbo giusto, ma perché non è così scontato se cerchiamo di immergerci dentro il testo?

In questo Vangelo Marco ci narra delle situazioni, dei fatti in cui sarebbe più semplice gettare la spugna della fede e credere che questo Dio, non è così attento a rispondere IMMEDIATAMENTE alle mie esigenze.

Qui abbiamo due esigenze forti: una donna malata da dodici anni e una ragazza morta.

Possiamo pensare che la donna avesse rinunciato a credere in qualsiasi cosa e possibilità di guarigione (aveva speso i suoi averi per essere guarita senza alcun risultato). Sappiamo già che al tempo di Gesù essere malato voleva dire essere peccatore e quindi escluso ed emarginato, se si era donna poi...

Eppure lei ha FEDE e ci crede davvero. Ci crede talmente tanto che è convinta basti anche solo toccare un pezzetto del mantello di Gesù per essere guarita. E la sua fede, nonostante tutto, le dà ragione; è Gesù stesso che le conferma che credere in Lui come Dio della vita, che dona la vita nuova, vera, anche nel momento di assenza di speranza: è la strada giusta.

Ma questa donna è l'imprevisto lungo la strada che Gesù stava percorrendo insieme a Giairo per raggiungere la figlia; quell'imprevisto che forse fa arrivare Gesù troppo tardi: la fanciulla è morta ormai, non c'è speranza, è inutile, diremmo noi!

Invece anche qui Gesù spiazza: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme» Lo prendono in giro per queste parole, ma Lui prende con sé i suoi amici Pietro, Giacomo e Giovanni e il padre e la madre della bambina. Arriva dalla fanciulla e, prendendola per mano, la incoraggia ad alzarsi:" Talità kum!". Ed ecco il miracolo: la fanciulla si alza, cammina e Gesù si preoccupa ancora per lei, raccomandandosi di darle da mangiare. Anche in questo caso Gesù conferma l'importanza della fede; prima di arrivare dalla fanciulla, alla notizia della sua morte, quando tante voci facevano credere a Giairo che nulla più potesse essere possibile, Gesù dice perentorio: «Non temere, soltanto abbi fede!». Giairo fa questo: nonostante le voci di morte e di cedimento, nonostante il gran dolore che provava e lo smarrimento che sentiva nel suo cuore, dona a Gesù la sua fede, forse piccola, forse insicura e impaurita, fatta di dubbi e di incertezze; eppure necessaria per far sì che il Signore ridoni la vita.

Ecco cosa ci ricorda oggi il Vangelo: riporta al nostro cuore che Lui è il DIO DELLA VITA (perché ri-cordare, ormai sappiamo che vuol dire ri-portare al cuore qualcosa che già ci è stato seminato dentro).

Ci ricorda che basta ascoltare quelle voci che ci riportano ad amare, apprezzare la nostra vita nonostante tutto.

A ciascuno di noi, il Signore ripete "Talità kum". In ognuno di noi c'è vita per risplendere, per lottare e sognare!

Su ogni creatura, su ogni fiore, uomo, donna ripete questa benedizione: "alzati, risvegliati".

Facciamo sì che questo tempo disteso di vacanza, sia un tempo di risveglio, come opportunità per ascoltare la voce di Gesù che dona vita e non quella della folla che è priva di speranza.
Buon tempo di ristoro.

La vignetta di Fano



«Che domenica stiamo?»: Commento alle Letture con i ragazzi e con don Roberto Faruggio

                                                                                                
Un simpatico prete di Sarno in Campania, don Roberto Farruggio , ogni settimana risponde alle domande dei ragazzi della sua parrocchia sulle letture della domenica. Un altro modo bello e divertente per riflettere sul vangelo e conoscere meglio Gesù.

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«Che domenica stiamo?»: Don Roberto Farruggio con i suoi ragazzi ci spiega la Parola

#Strade Dorate:
Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.



Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.

Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.1 luglio 2018

30/06/2018 Categoria: Torna all'elenco