Cinema Bernina

Il Cinema Bernina si trova a Chiesa in Valmalenco, dietro il Santuario Madonna degli Alpini

Dopo un tempo di chiusura, dovuto alla necessaria sostituzione della vecchia macchina di proiezione con un sistema digitale evoluto, il cinema Bernina ha riaperto i battenti nel mese di agosto 2015. Si è voluto fortemente poter continuare ad offrire, a residenti e turisti, la possibilità di vedere ottimi film. La sala, che comprende anche un piccolo bar, è attualmente gestita dalla cooperativa sociale Intrecci, che ha sede a Tirano. Dalla stagione invernale 2018-2019 si è affiancato alla cooperativa un attivo gruppo di volontari

La programmazione e gli altri avvisi e contenuti relativi al Cinema verranno inseriti sulla

pagina facebook del Cinema Bernina

ed è prevista per i periodi di maggior afflusso turistico: vacanze di Natale e mesi estivi. Accanto alla programmazione nell'alta stagione turistica si propongono anche iniziative durante l'anno per famiglie e ragazzi.

Avvisi

Mostra su don Giovanni Gatti a Caspoggio

Mostra su don Giovanni Gatti a Caspoggio

Val la pena per sfuggire alla calura estiva, salire a Caspoggio e, tra una passeggiata sui monti della Valmalenco e un assaggio della cucina locale, visitare nei luoghi del suo ministero parrocchiale la mostra su don Giovanni Gatti. Sarà aperta a cura del Comune di Caspoggio e della Comunità pastorale delle parrocchie della Valmalenco dal 28 luglio al 22 agosto 2018 presso il Salone dell’Immacolata adiacente alla Chiesa in piazza Milano nei seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 19.00; Sabato e domenica aperta anche dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 20.30 alle 22.00.

 

 

La mostra, intitolata “don Giovanni Gatti. Un sacerdote antifascista mandellese”, è stata realizzata da Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. Nella scorsa primavera era già stata esposta nel paese natale del sacerdote (Mandello del Lario, appunto) e si era potuto apprezzare la sapiente integrazione tra il materiale raccolto a Caspoggio in occasione del convegno del 2008 e le nuove informazioni, fotografie e testimonianze provenienti dal lago. Particolarmente interessante l’accostamento delle ricostruzioni mediatiche dell’epoca pubblicate sui giornali di diverso orientamento.

 

 

La mostra conduce, attraverso un abbondante ricorso alle fonti e alle immagini originali, dentro la vicenda e i “mondi” storici ed ecclesiali di don Gatti.

La mostra è l’occasione per scoprire la figura di un sacerdote che ha amato la sua gente e di un protagonista per nulla secondario della nostra storia. Scriveva il primo febbraio 1945 Vincenzo Ferrari, un giovane rifugiato antifascista, in una lettera a don Giovanni: “Ci vorrebbero tanti don Gatti …”. Non si può che essere d’accordo.

22/07/2018 Categoria: Torna all'elenco