Le recensioni del Cinema Bernina: "Ralph spacca internet" - di Phil Johnston, Rich Moore, 2018
Pubblichiamo una nuova recensione di Sebastiano Miotti, amico e volontario di Cinema Bernina. Ralph spacca internet" sarà !!! AL CINEMA BERNINA DOMENICA 13 GENNAIO ORE: 16:00 !!!
< Inclusivo e quotidiano >
~ Siamo ormai tutti
dichiaratamente immersi in un'età di revival degli anni '80. Dalla moda,
in primis, ma a causa del cinema. Da un decennio sono molte le
produzioni che seguono questo filone: "Super 8" (2011), "It" (2017),
"Chiamami col tuo nome" (2017) e nella serialità televisiva "Strangers
Things", su tutte, e la puntata di "Black Mirror" "San Junipero".
Il
revival non è certo una trovata dei nostri tempi: è economicamente
vantaggioso intercettare il gusto e i desideri di più di una
generazione. Tuttavia talvolta lo si fa con così grande maestria e
qualità da abbassare tutte le difese, le critiche e gli scetticismi.
È il caso del nuovo film d'animazione della Disney "Ralph spacca internet".
Se
nel primo episodio (del 2012) "Ralph spaccatutto" erano le sale giochi e
personaggi come Pacman e Sonic ad animarsi questo sequel è invece
ambientato nella grande rete di Internet. Esilaranti le rappresentazioni
di interfacce con le quali ci relazioniamo tutti i giorni come la barra
di ricerca, le pubblicità aggressive, i pop-up, i virus e gli
antivirus, le mail... Tutto concorre nel comporre l'architettura nella
quale si muoveranno i nostri amati protagonisti.
Si ride
moltissimo in "Ralph spacca internet", soprattutto noi adulti che
coglieremo ogni riferimento all'attività online, ma allo stesso tempo -
come da anni ci stanno abituando gli strordinari film d'animazione di
casa Disney Animation e Pixar - anche i più piccoli si divertiranno e
avranno di che apprendere (stupenda la scena sulla aggressività
dell'attività online riversata nei commenti e alle pratiche dei
cosiddetti "haters", odiatori, delle quali viene fatta una vera e
propria etica). Così come al passo con i tempi le sequenze che
coinvolgono tutte le principesse dei Classici Disney che rivendicano qui
il loro valore intrinseco, le loro aspettative, mire e che, nel puro
stile di cinema postmoderno, ironizzano sugli stessi stereotipi di
genere che le hanno viste nascere nei decenni precedenti.
Uno
splendido messaggio sulla natura di una amicizia e sulla tossicità di
certi sentimenti attraversa invece la seconda parte della pellicola. Un
insegnamento valido a tutte le età.
Dicevo, da anni i film
d'animazione sono tutto fuorché un prodotto per i soli bambini (pensate
allo straordinario "Zootropolis" (2016) e alla sua lettura della
politica contemporanea, o all'analisi della psicologia evolutiva che
nasconde nemmeno troppo fra le righe un'opera eccellente come "Inside
Out" (2015), senza contare cartoni pensati dichiaratamente per una mente
adulta come il commovente "La tartaruga rossa" (2016).
Non perdete l'occasione di vedere sul grande schermo questo ottimo, ottimo film d'animazione.
- Sebastiano Miotti