Cinema Bernina

Il Cinema Bernina si trova a Chiesa in Valmalenco, dietro il Santuario Madonna degli Alpini

Dopo un tempo di chiusura, dovuto alla necessaria sostituzione della vecchia macchina di proiezione con un sistema digitale evoluto, il cinema Bernina ha riaperto i battenti nel mese di agosto 2015. Si è voluto fortemente poter continuare ad offrire, a residenti e turisti, la possibilità di vedere ottimi film. La sala, che comprende anche un piccolo bar, è attualmente gestita dalla cooperativa sociale Intrecci, che ha sede a Tirano. Dalla stagione invernale 2018-2019 si è affiancato alla cooperativa un attivo gruppo di volontari

La programmazione e gli altri avvisi e contenuti relativi al Cinema verranno inseriti sulla

pagina facebook del Cinema Bernina

ed è prevista per i periodi di maggior afflusso turistico: vacanze di Natale e mesi estivi. Accanto alla programmazione nell'alta stagione turistica si propongono anche iniziative durante l'anno per famiglie e ragazzi.

Avvisi

La Parola è la mia casa: I giorni e l’ora (II dom TO anno C)

La Parola è la mia casa: I giorni e l’ora (II dom TO anno C)

I testi della liturgia del 20 gennaio da www.chiesacattolica.it

Il commento alle letture
(da www.ilregno.it)

I giorni e l’ora

di Piero Stefani

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La versione liturgica del Vangelo di questa domenica inizia con «In quel tempo». Si tratta di un’espressione non certo ignota al lessico evangelico (cf. per esempio Mt 11,25; 12,1; 14,1). Essa non ha nulla da spartire con il detto latino «in illo tempore», inteso come un’allusione a una realtà temporale imprecisata e remota. L’operare di Gesù non è consegnato all’indefinita vaghezza di un «c’era una volta». Con tutto ciò, la versione liturgica non ci conforma alla lettera del testo giovanneo; nel quarto Vangelo infatti si legge «il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana» (Gv 2,1). Terzo rispetto a che?

Il Vangelo di Giovanni si preoccupa di contrassegnare l’inizio dell’attività pubblica di Gesù indicando una serie di scansioni temporali. Si comincia descrivendo il battesimo nel Giordano; «il giorno dopo» (Gv 1,29) il Battista addita Gesù come agnello di Dio e attesta di aver visto lo Spirito come una colomba scendere e rimanere su di lui; «il giorno dopo» (Gv 1,35) avviene l’incontro con i primi discepoli; «il giorno dopo» (Gv 1,43) c’è la chiamata di Filippo e di Natanaele; infine tre giorni dopo le nozze di Cana.

«In principio» (Gen 11,1; Gv,1,1) dell’attività pubblica di Gesù si enumera una settimana, lo si fa quasi per evocare l’inizio della Genesi. Con la missione di Gesù siamo di fronte a un nuovo inizio. Alla conclusione del miracolo dell’acqua trasformata in vino l’affermazione si fa esplicita: «Questo a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i discepoli credettero in lui» (Gv 2,11).

Il primo di tutti i segni non è compiuto spontaneamente da Gesù, esso è innescato da una constatazione che, in realtà, è una richiesta: «Venuto a mancare il vino la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”» (Gv 2,3). La risposta di Gesù è stata da sempre motivo di imbarazzo per il tono che suona aspro e poco filiale; tuttavia al suo interno è contenuta una parola che, da sola, apre un orizzonte: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora» (Gv 2,4). Nell’interpretazione della replica del figlio vi è un punto sicuro: l’accostamento con l’unico altro passo nel quale Gesù, rivolgendosi a sua madre, la chiama con il termine «donna»: «Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”» (Gv 19,26-27). Una volta giunta l’ora (cf. Gv 7,39; 8,20; 12,27), Gesù dalla croce fonda una maternità e una figliolanza nuove che non passano attraverso «carne e sangue».

Nel contesto di nozze posto alla fine della prima settimana vissuta assieme ai suoi discepoli, Gesù preannuncia un nuovo tipo di figliolanza. A Cana lo sposo e la sposa di cui si celebra il convito nuziale non compaiono neppure una volta. Quelli che, a tutti gli effetti, avrebbero dovuto essere i protagonisti è come se non ci fossero. Il Vangelo non si occupa del genere di nozze che rende i due una carne sola (cf. Gen 2,24).

Il vino migliore che lo sposo ha conservato fino a ora è il preannuncio della figliolanza nello Spirito. Per Giovanni lo sposo autentico è Gesù stesso. Nella sua ultima testimonianza il Battista avrebbe detto in riferimento a Gesù: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo (...) Lo sposo è colui che appartiene alla sposa» e l’amico dello sposo se ne compiace (cf. Gv 3,29).

A essere sceso dal cielo su Gesù, ma non su Giovanni Battista, è lo Spirito che nel momento del compimento sarà consegnato (Gv 19,20) e alla sera di Pasqua sarà alitato sui discepoli (Gv 20,22). A Cana di Galilea Gesù inizia un cammino che avrà il suo compimento a Gerusalemme nell’ora della croce e nel giorno della risurrezione.

Il vangelo in poche parole


«Gesù non compie queste azioni come fini a sé stesse, bensì rende riconoscibile in esse la propria gloria, ossia ciò che lo contraddistingue nel profondo».

p. Klemens Stock

La Parola da vivere


Parola da vivere durante la settimana: RIEMPITE LE ANFORE

Regalandoci il vino nuovo, Cristo Gesù manifesta la sua gloria e chiarisce i termini della nostra fede, fatta di sponsalità gioiosa. Gesù, Sposo divino, rende possibili e gioiose le nozze di Cana (Gv 2,2). Tutti gli amici dello Sposo, come Giovanni Battista, gioiscono alla voce dello Sposo (Gv 3,29) e l’Eucaristia è, fin d’ora, la celebrazione della gioia nuziale (Mc 2,19: possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?). Si ritrova anche la gioia di Dio, che in Gesù ritrova la pecora perduta (Lc 15,5), il figlio morto ritornato in vita (Lc 15,24) e il peccatore convertito (Lc 15,10). Tutti segni che il Regno è giunto.

 

 
Altri commenti affidabili, semplici, profondi

p. Marko Ivan Rupnik: www.clerus.va (testo)
Piero Stefani: www.ilregno.it (testo)
Enzo Bianchi: www.monasterodibose.it (testo)
p. Ermes Ronchi: www.avvenire.it (testo)
p. Alberto Maggi: www.studibiblici.it (testo; video)
don Claudio Doglio: dondoglio.wordpress.com (video; audio)
don Claudio Doglio: www.symbolon.net (testo)
p. Gaetano Piccolo: cajetanusparvus.com (testo)
Acli.it: vivere la domenica (testo)
sr. Mariangela Tassielli: cantalavita.com (testo)
Ileana Mortari (teologa): www.chiediloallateologa.it (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
don Enzo Pacini (cappellano del carcere di Prato): www.toscanaoggi.it (testo)
Paolo Curtaz: www.tiraccontolaparola.it (testo, audio, video)
don Tonino Lasconi: www.paoline.it (testo)
Lis - Video commento lingua italiana dei segni: www.qumran2.net/parolenuove/commenti.php (video)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)

Per chi vuole qualcosa di più: Esegesi, lectio divina e meditazioni

Comunità Kairòs: Lectio (testo)
Carmelitani: Lectio divina quotidiana (testo)
Combonianum.org: Lectio divina (testo)
Centro apostolato biblico: www.centroapostolatobiblico.it (testo)

20/01/2019 Categoria: Torna all'elenco