Diocesi: dopo l'ultimo Decreto misure ancora più restrittive per i parroci e le parrocchie
A seguito dell’ultimo Decreto approvato dal governo per contrastare la
diffusione del Coronavirus la diocesi di Como, così come tutte le
diocesi lombarde, ha diffuso un comunicato a tutti i sacerdoti con le
nuove disposizioni da seguire (fino a prossima comunicazione). Tra le
novità: la restrizione nelle visite agli ammalati (salvo per
amministrare il sacramento dell’unzione degli infermi e la comunione in
forma di viatico); sospese le esequie in chiesa (sostituite dalla
benedizione del defunto al cimitero): sospesa del tutto anche la
celebrazione di battesimi e matrimoni.
Di seguito il comunicato firmato dal Vicario Generale
Visto il Comunicato dei Vescovi Lombardi dello scorso 6 marzo e in
ragione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8
marzo 2020, si dispongono i seguenti provvedimenti, a cui attenersi
scrupolosamente fino a nuova comunicazione. Si invitano i Vicari foranei
ad assicurarsi che tutti i sacerdoti del proprio Vicariato siano a
conoscenza di quanto disposto.
- Le chiese rimangano aperte per la preghiera personale, adottando
misure organizzative tali da evitare assembramenti, favorendo un clima
di accoglienza e di raccoglimento per i fedeli (candele accese, sussidi,
indicazioni per le confessioni, schemi per la Liturgia delle Ore…).
- Le Messe con il concorso di popolo sono sospese, i presbiteri celebrino quotidianamente senza popolo.
- Si sospendano anche i matrimoni e i battesimi (naturalmente eccetto in caso di pericolo di vita).
- Le visite ai malati da parte dei parroci sono consentite per
amministrare il sacramento dell’unzione degli infermi e la comunione in
forma di viatico. Sono invece sospese le visite ai malati in genere e
quindi anche l’attività dei ministri straordinari della comunione.
- I cappellani degli Ospedali e delle Case di Riposo, compresi i
sacerdoti che svolgono dall’esterno un ministero in queste strutture,
per precauzione interromperanno le visite ai malati nei reparti. Fanno
eccezione le visite ai moribondi per l’unzione e il viatico.
- Rimane per ora sospesa anche la visita di benedizione delle famiglie.
- Per quanto riguarda le celebrazioni esequiali, sentite le Prefetture
di Como, Sondrio, Lecco e Varese, si dispone quanto segue: se c’è
sepoltura: un momento di preghiera al cimitero, prima della sepoltura
stessa, utilizzando i testi indicati nel Rito delle Esequie a pagina 129
e ss., alla presenza di un numero ristretto di persone e nel rispetto
delle indicazioni di prudenza; in caso di cremazione: un momento di
preghiera al cimitero quando viene data sepoltura alle ceneri,
utilizzando i testi indicati nel Rito delle Esequie a pagina 219, 233,
239 (con gli opportuni adattamenti), alla presenza di un numero
ristretto di persone e nel rispetto delle indicazioni di prudenza.
- Le veglie funebri o i rosari con convocazione pubblica presso la
casa dei defunti, le “Sale del Commiato” o gli obitori sono sospesi. Il
parroco o un sacerdote della parrocchia si renda vicino ai dolenti con
una visita, una benedizione o una preghiera. I sacerdoti sensibilizzino i
fedeli a pregare per i defunti, con il rosario, nelle proprie famiglie.
- In questo contesto occorrerà fare in modo di evitare i contatti diretti per le condoglianze (come strette di mano, abbracci…).
- Al termine dell’emergenza, i parroci inviteranno i parenti dei
defunti di questo periodo e la comunità a ritrovarsi insieme per una
celebrazione eucaristica esequiale.
- I decessi e le esequie di questo periodo vengano comunque segnati nell’apposito registro parrocchiale.
- Negli oratori restino chiusi i cortili e gli altri ambienti.
Pertanto non si prevedano incontri, iniziative, riunioni, annullando, in
ogni caso, eventi precedentemente fissati.
- Per quanto concerne il sacramento della riconciliazione è
preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più ampi come la
sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa. Per la confessione nei banchi
si tenga la distanza di almeno di un metro, a condizione che sia
possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.
- Si dispone la chiusura di tutti gli Uffici di Curia (piazza Grimoldi
5 e viale Cesare Battisti 8) da lunedì 9 a venerdì 13 marzo. L’attività
dell’Ordinariato diocesano è garantita solo per le pratiche urgenti,
contattando telefonicamente il Vicario generale, il Cancelliere o il
Vice-Cancelliere ai numeri di cellulare riportati nell’annuario
diocesano. Anche i direttori degli uffici sono contattabili tramite
telefono e email.
A nome del Vescovo Oscar mi sento di rinnovare il ringraziamento per
la vicinanza che state dimostrando al popolo di Dio, anche con
iniziative di sana creatività pastorale e per l’obbedienza che vorrete
assicurare a queste disposizioni, dettate dalla gravità della situazione
contingente.
don Renato Lanzetti
Vicario generale