Cinema Bernina

Il Cinema Bernina si trova a Chiesa in Valmalenco, dietro il Santuario Madonna degli Alpini

Dopo un tempo di chiusura, dovuto alla necessaria sostituzione della vecchia macchina di proiezione con un sistema digitale evoluto, il cinema Bernina ha riaperto i battenti nel mese di agosto 2015. Si è voluto fortemente poter continuare ad offrire, a residenti e turisti, la possibilità di vedere ottimi film. La sala, che comprende anche un piccolo bar, è attualmente gestita dalla cooperativa sociale Intrecci, che ha sede a Tirano. Dalla stagione invernale 2018-2019 si è affiancato alla cooperativa un attivo gruppo di volontari

La programmazione e gli altri avvisi e contenuti relativi al Cinema verranno inseriti sulla

pagina facebook del Cinema Bernina

ed è prevista per i periodi di maggior afflusso turistico: vacanze di Natale e mesi estivi. Accanto alla programmazione nell'alta stagione turistica si propongono anche iniziative durante l'anno per famiglie e ragazzi.

Avvisi

"Capisci ciò che leggi?" - Lettura continua del Vangelo di Marco: Mc 8,22-26

Mc8,22Giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. 23Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: "Vedi qualcosa?". 24Quello, alzando gli occhi, diceva: "Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano". 25Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. 26E lo rimandò a casa sua dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio".


Gesù vuole aiutare i suoi discepoli ad aprirsi all’ascolto della verità, a vederci chiaro nella propria vita, a rendersi abili, a parlare correttamente della propria fede. Finché non si vede distintamente, come il cieco guarito, finché non si vede Gesù nella vera luce della sua identità non si è ancora adatti per l’annuncio del vangelo.

Non credere significa diventare come i pagani, che somigliano ai loro idoli i quali «hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono…» (Sal 105,4–6).

In tutta questa sezione del vangelo Gesù rimprovera più volte i suoi discepoli perché non capiscono o non vogliono vedere chiaramente la realtà.. Ma, mentre egli fa questi rimproveri, guarisce un sordo e un cieco, e la cosa diventa un segno della guarigione spirituale dei discepoli. Così essi diventeranno capaci di dire (finalmente!): «Tu sei il Cristo!» (Mc 8,29). Ma la loro guarigione non è completa. Infatti, si riveleranno altrettanto chiusi al nuovo insegnamento di Gesù sul cammino del Cristo verso la croce. Gesù avrà di nuovo a che fare con le loro orecchie tappate e i loro occhi ciechi, e la sua difficoltà a guarire fisicamente un sordomuto e un cieco manifesta appunto la difficoltà a guarire il cuore dei discepoli. Marco descrive questi due miracoli come segni di una guarigione interiore: guarigione della sordità e della cecità spirituale.

La guarigione del cieco di Betsaida avviene in due tempi, ed è un fatto unico in tutto il Vangelo: si presta a simboleggiare il viaggio della fede, che avviene progressivamente e non senza esitazioni.

Questa guarigione è un gesto profetico di Gesù e simboleggia lo schiudersi degli occhi dei suoi discepoli alla sua messianicità.

Gesù è l’unica luce che dà la vista, che illumina ogni uomo (Gv 1,9). Il discepolo è un cieco che sa di esserlo, riconosce l’impossibilità di guarire da solo e lascia che il Signore agisca secondo la sua misericordia.

25/11/2018 Categoria: Torna all'elenco