Pastorale Giovanile

Per i preadolescenti e i giovani della nostra Valle, è coinvolta, oltre ai preti e alle suore, una bella equipe di giovani e adulti delle diverse parrocchie, che progettano e propongono gli incontri e le esperienze per i ragazzi e le ragazze delle diverse età:

  • i preadolescenti: coloro che hanno terminato la mistagogia, e iniziano a vivere l’età dei cambiamenti (13-14enni)
  • gli adolescenti: quelli che frequentano le superiori e sono invitati a collaborare come animatori negli oratori
  • i giovani: i maggiorenni che, affacciandosi all’età adulta, guardano alla loro vita con più responsabilità.

Alcuni appuntamenti sono proposti a livello diocesano, altri a livello vicariale, altri a livello di Valle.

Gli scopi degli incontri in Valle sono

  • offrire molteplici spunti di aggregazione, divertimento, scoperta, riflessione, ascolto e crescita
  • confrontarsi con la proposta cristiana con più consapevolezza
  • conoscersi meglio, evidenziando le proprie idee, i desideri, i valori, e anche la resistenze, i dubbi, le fatiche
  • sentirsi protagonisti delle proprie scelte e capaci di mettersi a servizio nella comunità.

Cf. Diocesi di Como, CHE COSA CERCATE? Progetto diocesano di pastorale giovanile
Cf. Diocesi di Como, Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, cap. 11: La proposta educativa dopo la mistagogia.
Cf. sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org

Avvisi

LA PAROLA È LA MIA CASA - Una missione universale, gioiosa, portatrice di speranza e di pace e fatta con sobrietà, mitezza, libertà

LA PAROLA È LA MIA CASA - Una missione universale, gioiosa, portatrice di speranza e di pace e fatta con sobrietà, mitezza, libertà

Aprendo il collegamento è possibile scaricare il testo distribuito nelle chiese insieme agli avvisi parrocchiali.

Vangelo XIV dom TO C - Del Giorgio don Andrea.pdf

 

Nel vangelo di settimana scorsa Gesù ci indicava una priorità chiara per questo tempo: «Tu va’ e annuncia il regno di Dio». È la priorità dei discepoli da sempre e ancora di più oggi, rivolta a tutti i battezzati senza eccezioni, nel tempo dell’applicazione del Concilio Vaticano II; priorità ripetuta e rafforzata dal magistero di papa Francesco, in particolare dall’Evangelii gaudium. In questo brano che racconta l’invio di 72 discepoli nei villaggi samaritani attorno ci vengono date alcune indicazioni circa l’atteggiamento che deve caratterizzare l’annuncio missionario e il rapporto della Chiesa con il mondo in cui è inserita. Nel testo di  Luca occorre tener conto che questo è il secondo invio in missione dopo quello dei 12 in Galilea e che probabilmente esiste un legame tra lo stile missionario indicato ai 72 e l’atteggiamento violento e  intollerante accennato da Giacomo e Giovanni nei confronti del villaggio samaritano che li aveva respinti.  La prima indicazione riguarda il numero degli inviati: 72 (o 70 a seconda delle traduzioni) è il numero dei popoli non ebrei riportati nel tradizionale brano di Gen 10. Significa sia che i destinatari sono tutti, nessuno escluso, secondo quello spirito di universalità che è ineliminabile dal cristianesimo e da custodire contro altri criteri umani che rischiano di creare divisioni in base all’appartenenza nazionale o alle ricchezze possedute. Ma significa anche che tutti i battezzati, nessuno escluso, sono coinvolti in questa missione. La seconda indicazione raccomanda un atteggiamento “in uscita” verso le città, le piazze, le strade, le case. Un atteggiamento costruttivo, che faccia vedere una differenza dentro delle relazioni sociali sempre più caratterizzate da un atteggiamento aggressivo e predatorio: non lupi in mezzo a lupi, ma agnelli in mezzo a  lupi. Anche l’equipaggiamento e le modalità della permanenza devono rispecchiare, secondo Gesù, una presenza non prepotente, povera, quasi nemmeno autosufficiente: non padroni a casa nostra, ma ospiti grati  per l’ospitalità concessa. Infine un atteggiamento trasparente e mite sia nell’accoglienza che nel rifiuto: la  priorità è l’annuncio del regno di Dio vicino, di una presenza che si rivela prossima e la libertà quasi ostentata nei confronti degli altri aspetti, tanto che nei confronti di chi rifiuta si lascia perdere non solo qualunque forma di vendetta (anzi il prezioso annuncio rimane disponibile anche per costoro) ma non si trattiene presso di sé nemmeno la polvere della strada.

02/07/2022 Categoria: Torna all'elenco