Pastorale Giovanile

Per i preadolescenti e i giovani della nostra Valle, è coinvolta, oltre ai preti e alle suore, una bella equipe di giovani e adulti delle diverse parrocchie, che progettano e propongono gli incontri e le esperienze per i ragazzi e le ragazze delle diverse età:

  • i preadolescenti: coloro che hanno terminato la mistagogia, e iniziano a vivere l’età dei cambiamenti (13-14enni)
  • gli adolescenti: quelli che frequentano le superiori e sono invitati a collaborare come animatori negli oratori
  • i giovani: i maggiorenni che, affacciandosi all’età adulta, guardano alla loro vita con più responsabilità.

Alcuni appuntamenti sono proposti a livello diocesano, altri a livello vicariale, altri a livello di Valle.

Gli scopi degli incontri in Valle sono

  • offrire molteplici spunti di aggregazione, divertimento, scoperta, riflessione, ascolto e crescita
  • confrontarsi con la proposta cristiana con più consapevolezza
  • conoscersi meglio, evidenziando le proprie idee, i desideri, i valori, e anche la resistenze, i dubbi, le fatiche
  • sentirsi protagonisti delle proprie scelte e capaci di mettersi a servizio nella comunità.

Cf. Diocesi di Como, CHE COSA CERCATE? Progetto diocesano di pastorale giovanile
Cf. Diocesi di Como, Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, cap. 11: La proposta educativa dopo la mistagogia.
Cf. sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org

Avvisi

La Parola è la mia casa: Il deserto, le tentazioni, la libertà (I domenica TQ anno A)

La Parola è la mia casa: Il deserto, le tentazioni, la libertà (I domenica TQ anno A)

I testi della liturgia di domenica 5 marzo 2017 da www.chiesacattolica.it


Il commento alle letture
(da www.clerus.va)

ILDESERTO, LE TENTAZIONI, LA LIBERTA'
di p. Marko Ivan Rupnik


Il brano delle tentazioni in Matteo arriva dopo il battesimo di Gesù, dopo che  Giovanni il Battista ha raccolto al Giordano la miseria dell’umanità, e proprio lì, in quel fango, lo Spirito è sceso su di lui e la voce del Padre ha detto che in questo Figlio si è compiaciuto (cf Mt 3, 17).

Questo Figlio è la mia gioia, la mia pienezza. Lui farà emergere il Padre, lì in quel fango.

Mosso dallo Spirito va nel deserto e arrivano le tentazioni. Dopo quaranta giorni e quaranta notti di digiuno (Mt 4, 1-2) è logico che abbia fame. È logico che quando uno avverte i bisogni della sua natura, le necessità, le esigenze che urgono, quello è il momento opportuno per la tentazione, per la seduzione. Lì appare il tentatore perché proprio sulla condizione umana può far leva dopo la tragedia del peccato. È importantissimo che prima ci sia il Battesimo, perché lì Cristo partecipa pienamente della condizione umana, è immerso in essa, la conosce.

Il nemico si presenta come un amicone, uno che si mette dalla tua parte, si inserisce esattamente in ciò che sarebbe la cosa più connaturale, gioca a tuo favore.

Nel deserto, in cui l’uomo con il peccato ha convertito il giardino, la tentazione suggerisce di usare la figliolanza per fare di questo deserto il cibo: “Fai diventare pane queste pietre”. Ma questo significherebbe andare contro la verità: le pietre non possono diventare pane; la pietra diventerà Cristo, ma non pane. È Cristo l’epicentro, è il Logos di tutto il creato, nessuna cosa può essere usata fuori dal Logos, perché la si perverte. Ma il diavolo insinua che puoi vivere la verità di figlio di Dio da demonio, in una maniera diabolica, usando Dio per soddisfare le esigenze della natura, perché così rimaniamo quello che siamo: schiavi, anche se soddisfatti. Questa è la vera tentazione: vivere la fede da non credenti, vivere la figliolanza da schiavi, con qualche capriccio che ci conferma.

E questa è la linea di tutte e tre le tentazioni: che tu usi la figliolanza per te stesso, e non da figlio, non in relazione. Il diavolo ci ha vinti quando ci ha fatto vedere la possibilità di vivere la fede come un’opera nostra, un impegno nostro, una nostra conquista. E perciò prima facciamo le cose secondo la nostra volontà, poi vogliamo che Dio ci salvi, che sia Lui a seguire noi.

Ci siamo distratti per non vederci più nel Figlio, con il Padre. Questa è la tentazione e la possiamo riconoscere in ogni istante: ognuno, come diceva Gregorio di Nissa, è per l’altro un angelo, quello buono o quello cattivo. Quando vediamo che la natura sta vincendo su quelli che ci sono accanto, invece di aiutarli a fermarsi peggioriamo la situazione, mettendo su di loro altri pesi, quasi in attesa di  veder passare il cadavere: queste sono le tentazioni.

Qui sono rappresentate come un vero duello, colpo a colpo, ma le tentazioni di Cristo non sono state un episodio; una volta questo demonio si è presentato come Pietro che  gli dice che non deve soffrire (cf Mc 8,32); o come i giudei che dicono a lui di avere un demonio (cf Gv 8,52). Un’altra volta come scribi e farisei:  “Maestro vorremmo vedere da te un segno” (Mt 12,38). E il diavolo voleva un segno.

Cristo è stato tentato fino alla croce, e così siamo tentati noi; almeno cerchiamo di non distrarci troppo, cerchiamo di fissare lo sguardo su Cristo e vederci dentro Cristo con il Padre. E perciò siamo chiamati a una certa cura di chi ci sta accanto, a non distrarlo, ma aiutarlo piuttosto a riportare lo sguardo al punto giusto, a non essere schiavo della ferita della natura del peccato, ma essere Pietro che cammina sulle acque, in forza della Parola che ci chiama.


Il vangelo in poche parole


«Leggevamo or ora nel Vangelo che il Signore Gesù è stato tentato dal diavolo nel deserto. Perfetto! Il Cristo è stato tentato dal diavolo! Ma nel Cristo sei stato tentato anche tu, poiché il Cristo ha preso da te la carne per darti la salvezza; ha preso da te la morte per darti la vita; ha preso da te gli oltraggi, per darti gli onori; quindi ha preso da te la tentazione, per darti la vittoria». Sant'Agostino

Altri commenti affidabili, semplici, profondi

p. Marko Ivan Rupnik: I domenica del tempo di quaresima (testo)
Enzo Bianchi: La lotta contro le tentazioni (testo)
p. Ermes Ronchi: Quando il diavolo si avvicina e ti sussurra: seguimi ... (testo)
p. Alberto Maggi: www.studibiblici.it/videoomelie.html (testo; video)
don Claudio Doglio: Ascoltarti è una festa! I domenica TQ anno A 2017 (video; audio)
don Claudio Doglio: Commento alle letture I domenica TQ anno A 2017 (testo)
p. Gaetano Piccolo: Le mele del fruttivendolo le vende anche la strega di Biancaneve! Come fare la spesa senza avvelenarsi (testo)
sr. Mariangela Tassielli: Non pane, ma Dio (testo)
Ileana Mortari (teologa): Gesù, il nuovo Israele, vince le tentazioni avverse al piano di Dio (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
don Enzo Pacini (cappellano del carcere di Prato): La lunga strada dall'Eden al Regno (testo)
Paolo Curtaz: In deserto (testo)
don Tonino Lasconi: La quaresima per rientrare nel giardino (testo)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)

Per chi vuole qualcosa di più: Lectio divina e meditazioni

Carmelitani: Lectio divina 5 marzo 2017 (testo)
Combonianum.org: Lectio della I domenica del tempo di quaresima (A) (testo)
Centro apostolato biblico: www.centroapostolatobiblico.it (testo)

04/03/2017 Categoria: Torna all'elenco