Pastorale Giovanile

Per i preadolescenti e i giovani della nostra Valle, è coinvolta, oltre ai preti e alle suore, una bella equipe di giovani e adulti delle diverse parrocchie, che progettano e propongono gli incontri e le esperienze per i ragazzi e le ragazze delle diverse età:

  • i preadolescenti: coloro che hanno terminato la mistagogia, e iniziano a vivere l’età dei cambiamenti (13-14enni)
  • gli adolescenti: quelli che frequentano le superiori e sono invitati a collaborare come animatori negli oratori
  • i giovani: i maggiorenni che, affacciandosi all’età adulta, guardano alla loro vita con più responsabilità.

Alcuni appuntamenti sono proposti a livello diocesano, altri a livello vicariale, altri a livello di Valle.

Gli scopi degli incontri in Valle sono

  • offrire molteplici spunti di aggregazione, divertimento, scoperta, riflessione, ascolto e crescita
  • confrontarsi con la proposta cristiana con più consapevolezza
  • conoscersi meglio, evidenziando le proprie idee, i desideri, i valori, e anche la resistenze, i dubbi, le fatiche
  • sentirsi protagonisti delle proprie scelte e capaci di mettersi a servizio nella comunità.

Cf. Diocesi di Como, CHE COSA CERCATE? Progetto diocesano di pastorale giovanile
Cf. Diocesi di Como, Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, cap. 11: La proposta educativa dopo la mistagogia.
Cf. sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org

Avvisi

Assemblea diocesana dell'Azione Cattolica:

Assemblea diocesana dell'Azione Cattolica: "Le ragioni della gioia"

Non a caso l'assemblea associativa diocesana (18 settembre) si tiene il giorno dopo l'assemblea diocesana con il vescovo (17 settembre) e pochi giorni prima la veglia al Monte Croce (Como, 30 settembre) che apre la terza tappa del percorso “Impegno per la città” iniziato nel 2014.

 

“Raccontare la gioia in un tempo dove la sofferenza delle persone colpite dal terremoto, delle persone immigrate, delle persone che vivono momenti difficili – afferma il Presidente diocesano – sembra ad alcuni un esercizio fuori dalla realtà. Per un cristiano significa abitare la sofferenza, farsi interrogare dalla sofferenza, condividere la sofferenza del mondo sapendo che, nonostante tutto, la sofferenza non è l'ultima parola. E' un percorso di umanità e di fede che l'Azione cattolica ha scelto e sceglie di vivere nella quotidianità riscoprendo e comunicando le ragioni della gioia cristiana, la gioia del Vangelo sulla quale papa Francesco ha posto la sua enciclica. E poi c'è la gioia di essere Azione cattolica, una gioia semplice e profonda  che viene dal gustare un dono bellissimo che siamo chiamati a rendere condividere nella nostra Chiesa e nella nostra Città. Quella del 18 settembre sarà l'assemblea che aprirà la stagione dei rinnovi e dei ricambi che non si fermano a ur importanti questioni organizzative ma incoraggiano a guardare più in alto e più lontano, a osare percorsi  educativi e formativi orientati a quel nuovo umanesimo che trova pienezza in Gesù Cristo”.

da www.azionecattolicacomo.it

15/09/2016 Categoria: Torna all'elenco