Liturgia

Per una dignitosa e fruttuosa celebrazione dei riti sacri, e per permettere a tutti i partecipanti di sentirsi coinvolti in modo attivo e consapevole, in tutte le nostre parrocchie sono presenti diversi uomini e donne che con passione e fedeltà si prendono cura delle varie chiese e delle celebrazioni:

  • i sacristi e i loro collaboratori
  • gli addetti alle pulizie, alla manutenzione degli impianti, ai fiori
  • coloro che accolgono le persone in chiesa
  • gli animatori del canto e della musica (organisti, cantori…)
  • i lettori
  • i ministri straordinari della Comunione
  • i ministranti (chierichetti) e chi li guida
  • i ragazzi che raccolgono le offerte

In base alle necessità si potranno convocare riunioni periodiche dei diversi volontari, anche per una migliore formazione liturgica e per concordare scelte comuni.

Avvisi

Mostra su don Giovanni Gatti a Caspoggio

Mostra su don Giovanni Gatti a Caspoggio

Val la pena per sfuggire alla calura estiva, salire a Caspoggio e, tra una passeggiata sui monti della Valmalenco e un assaggio della cucina locale, visitare nei luoghi del suo ministero parrocchiale la mostra su don Giovanni Gatti. Sarà aperta a cura del Comune di Caspoggio e della Comunità pastorale delle parrocchie della Valmalenco dal 28 luglio al 22 agosto 2018 presso il Salone dell’Immacolata adiacente alla Chiesa in piazza Milano nei seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 19.00; Sabato e domenica aperta anche dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 20.30 alle 22.00.

 

 

La mostra, intitolata “don Giovanni Gatti. Un sacerdote antifascista mandellese”, è stata realizzata da Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario in collaborazione con la parrocchia San Rocco di Caspoggio e la parrocchia Sacro Cuore di Mandello. Nella scorsa primavera era già stata esposta nel paese natale del sacerdote (Mandello del Lario, appunto) e si era potuto apprezzare la sapiente integrazione tra il materiale raccolto a Caspoggio in occasione del convegno del 2008 e le nuove informazioni, fotografie e testimonianze provenienti dal lago. Particolarmente interessante l’accostamento delle ricostruzioni mediatiche dell’epoca pubblicate sui giornali di diverso orientamento.

 

 

La mostra conduce, attraverso un abbondante ricorso alle fonti e alle immagini originali, dentro la vicenda e i “mondi” storici ed ecclesiali di don Gatti.

La mostra è l’occasione per scoprire la figura di un sacerdote che ha amato la sua gente e di un protagonista per nulla secondario della nostra storia. Scriveva il primo febbraio 1945 Vincenzo Ferrari, un giovane rifugiato antifascista, in una lettera a don Giovanni: “Ci vorrebbero tanti don Gatti …”. Non si può che essere d’accordo.

22/07/2018 Categoria: Torna all'elenco