Iniziazione cristiana

La catechesi è il cammino di fede che ogni battezzato vive, all’interno della comunità e seguendo la sapiente “regia” dell’anno liturgico. La catechesi vive su tre pilastri:

  • l’ascolto della Parola di Dio,
  • la preghiera e la celebrazione dei sacramenti,
  • la carità/l’impegno concreto di servizio e testimonianza.

I primi destinatari della catechesi sono gli adulti, chiamati ad essere poi guide nella fede dei propri figli. Ecco perché, come ci dicono i nostri vescovi, i primi “catechisti” sono proprio i genitori.

La nostra comunità pastorale prevede durante l’anno diversi momenti formativi per i genitori, che servano prima di tutto per la crescita della fede personale, e poi anche in vista dell’educazione dei figli.

In diocesi di Como un apposito sussidio regola le diverse tappe dell’itinerario: Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, disponibile anche sul sito della diocesi.

Attualmente gli incontri di catechesi avvengono così:

  • Biennio del Primo annuncio: incontri quindicinali nelle quattro sedi (Torre, Caspoggio, Chiesa, Lanzada) al lunedì pomeriggio
  • Discepolato (incontri settimanali al lunedì pomeriggio)

Per ora non è ancora attivo l’anno della mistagogia

Avvisi

Vangelo Ragazzi: La matematica di Gesù

Vangelo Ragazzi: La matematica di Gesù

Videovangelo della domenica in cartoni animati

XVII domenica TO anno B


Anche noi vogliamo capire






La riflessione (commento a cura di Antonella Stolfi)

Quanti sono appassionati e bravi in matematica, ascoltando questo brano del Vangelo probabilmente intuiscono che qualcosa non quadra. A far la prova del nove di questa divisione/moltiplicazione i conti non tornano. Gesù e i suoi discepoli riescono a dar da mangiare a tantissime persone, avendo cibo sufficiente per cinque o forse dieci! Questo è il segno evidente ai nostri occhi e alle nostre orecchie della divinità di Gesù. Solo Dio può compiere una moltiplicazione con... una divisione! Lui moltiplica dividendo quel po' di pane e quei pochi pesci che aveva a disposizione. Solo Lui può far lievitare senza lievito!

A ben guardare qual è il segno che ci fa conoscere meglio Gesù, il Figlio di Dio che ha voluto vivere da uomo come noi? Tra la gente che lo seguiva in lungo e in largo, c'era chi aveva visto le guarigioni, i miracoli che compiva; altri ne avevano solo sentito parlare e tutti lo cercano, lo inseguivano quasi. Spontaneamente andavano alla ricerca di Gesù, volevano stare con Lui. Come mai?! Beh, alcuni volevano avere conferma di quanto ascoltato, magari non credevano che potesse guarire gli ammalati, finché non vedevano con i propri occhi!! Altri invece, desideravano stare con Gesù perché aveva loro toccato il cuore con i suoi gesti e le sue parole. Altri ancora, per curiosità, Lui era una specie di celebrità ...

Proprio come noi oggi! Forse siamo in chiesa anche un po' per curiosità, vogliamo saperne di più su Gesù, o per accompagnare la nonna, che altrimenti, sarebbe venuta da sola, o perché ce lo dicono mamma e papà o i nonni, o forse perché ci piace venire all'oratorio e partecipare alle diverse attività con gli amici... Insomma ognuno di noi è qui con motivi diversi e ascolta e porta nel cuore il Vangelo in un modo personale.

Gesù intuisce che il suo gesto, dar da mangiare a tanti con poco, ha stupito la gente, e questo dovrebbe stupire anche noi. Da quel momento in poi Lui non era più uno qualunque, ai loro occhi era una persona importante, ma non solo: era uno capace di cose prodigiose, che nessuno tra loro poteva compiere! Per loro era diventato un re, gli riconoscevano un potere speciale, se comandava di fare qualcosa gli altri l'avrebbero fatta. Inoltre un re è qualcuno che dà sicurezza perché protegge, combatte per il suo popolo.

E Gesù proprio mentre loro pensavano di dichiararlo re, cosa fa? Se ne va!

Va lontano da loro e dai progetti che avevano per Lui. Va a pregare da solo. Ma come? tutti erano là per Lui e Lui se ne va; proprio sul più bello?! Quando poteva raccogliere le lodi, strano, no?! Allora bisogna riconsiderare tutto: il segno, la straordinaria moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù non lo realizza per propria gloria, per vanto personale o per acquistare "punti" e candidarsi a re, governatore del paese. Gesù non stava in mezzo alla gente per stupire o per mostrare i suoi poteri, voleva stare con loro e parlare ai loro cuori. Anche oggi, ascoltiamo il Vangelo e Gesù parla ai nostri cuori e vuole raccontarci la bellezza di stare insieme come amici. A Lui non importa sapere come siamo arrivati qui, a Lui interessa che i suoi amici stiano accanto a lui e insieme scoprire le meraviglie, la bellezza, la gioia della nostra vita. Durante questo periodo estivo portiamo nei nostri viaggi, nei momenti di divertimento anche il nostro fedele amico Gesù, magari parlandogli delle nuove scoperte o delle persone che incontriamo.

La vignetta di Robihood



«Che domenica stiamo?»: Commento alle Letture con i ragazzi e con don Roberto Faruggio

                                                                                                
Un simpatico prete di Sarno in Campania, don Roberto Farruggio , ogni settimana risponde alle domande dei ragazzi della sua parrocchia sulle letture della domenica. Un altro modo bello e divertente per riflettere sul vangelo e conoscere meglio Gesù.

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«Che domenica stiamo?»: Don Roberto Farruggio con i suoi ragazzi ci spiega la Parola

#Strade Dorate:
Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.



Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.

Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.29 luglio 2018

28/07/2018 Categoria: Torna all'elenco