Iniziazione cristiana

La catechesi è il cammino di fede che ogni battezzato vive, all’interno della comunità e seguendo la sapiente “regia” dell’anno liturgico. La catechesi vive su tre pilastri:

  • l’ascolto della Parola di Dio,
  • la preghiera e la celebrazione dei sacramenti,
  • la carità/l’impegno concreto di servizio e testimonianza.

I primi destinatari della catechesi sono gli adulti, chiamati ad essere poi guide nella fede dei propri figli. Ecco perché, come ci dicono i nostri vescovi, i primi “catechisti” sono proprio i genitori.

La nostra comunità pastorale prevede durante l’anno diversi momenti formativi per i genitori, che servano prima di tutto per la crescita della fede personale, e poi anche in vista dell’educazione dei figli.

In diocesi di Como un apposito sussidio regola le diverse tappe dell’itinerario: Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, disponibile anche sul sito della diocesi.

Attualmente gli incontri di catechesi avvengono così:

  • Biennio del Primo annuncio: incontri quindicinali nelle quattro sedi (Torre, Caspoggio, Chiesa, Lanzada) al lunedì pomeriggio
  • Discepolato (incontri settimanali al lunedì pomeriggio)

Per ora non è ancora attivo l’anno della mistagogia

Avvisi

La Parola è la mia casa: Riposatevi! (XVI dom TO anno B)

La Parola è la mia casa: Riposatevi! (XVI dom TO anno B)

I testi della liturgia del 22 luglio da www.chiesacattolica.it

Il commento alle letture
(da cantalavita.com)

RIPOSATEVI!
di sr. Mariangela Tassielli


 «Riposatevi! Venite con me in disparte». Lo diceva anche Gesù ai suoi… quasi come se dicesse: «Lo stress non aiuta neppure il Vangelo». Parole le sue che di questi tempi sembrano essere la ciliegina sulla torta. Le corse quotidiane tra mille impegni, il lavoro affannoso, la paura del tempo che scorre troppo velocemente rispetto alle scadenze sembrano disumanizzarci sempre più. Spesso disumanizzano anche chi annuncia il Vangelo: tutti presi dalle mille attività per annunciarlo siamo troppo impegnati per dedicare tempo a incontri che potrebbero renderlo vero. Paradossi… inaccettabili, ma con i quali facciamo ogni giorno i conti. Alla pari di genitori che lavorano tanto per far stare bene i propri figli, al punto da non riuscire a vederli crescere e a farli sentire amati. E allora scatta il difficile gioco degli equilibri instabili: di chi cerca ogni giorno come essere veramente «un luogo di umanità», pur sbagliando, e di chi prende le distanze per non farsi travolgere. Di chi si tuffa nel tutto, senza misura, rischiando il burnout, il cosiddetto esaurimento, e di chi sa sempre prendersi il proprio tempo «per evitare di essere risucchiato».
Dove sta il giusto? Quali sono gli eccessi? Quando fermarsi? Fino a che punto donarsi?
Mi vengono in mente due situazioni. La prima. Una mamma che ha lavorato per tutta la giornata e che, tornando a casa ha preparato cena e aiutato i più piccoli a finire i compiti, che ha stirato le ultime cose rimaste a fine giornata, se nel cuore della notte è svegliata dalle urla doloranti di un figlio, scatta con cuore vigile. Non attende, non riposa, non recrimina. La seconda. Gesù, vedendo le folle, si commuove e cambia programmi. Non c’è più tempo per riposare… forse lo si farà un’altra volta. Forse… Ma
ogni istante è tempo opportuno per salvare.
Buon discernimento a noi!


Seguirti


Con tutte le forze,
senza risparmio:
così vorremmo seguirti.
Semplicemente imparando da te.
Semplicemente andando
tra la gente, per la gente.
Semplicemente ascoltando
il loro bisogno d’amore.
Semplicemente incontrando
le loro mani tese.
Senza cercare noi stessi.
Senza aspettare di essere pronti.
Senza mettere noi stessi
prima degli altri.
Amen.


Il vangelo in poche parole


«Nella solitudine e con la solitudine noi non ci allontaniamo dagli uomini. Al contrario, ci avviciniamo a loro con un servizio di misericordia. In un mondo che ci rende vittime delle sue esigenze noi siamo chiamati alla solitudine e a far nascere il nostro nuovo io nel dolce incontro con Gesù Cristo».                                                  

H.J.M. Nouwen

La Parola da vivere


Parola da vivere durante la settimana: ERANO COME PECORE SENZA PASTORE

Quando Gesù esce dalla barca, la folla che li ha preceduti a piedi, è già arrivata. Ed ecco la meravigliosa descrizione di come egli reagisce: «...Vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose» (v. 34). Non si parla qui di guarigioni, ma solo di una lunga liturgia della Parola. Con l’intuizione tipica dei poveri, la gente fa saltare l’ipotesi di un tempo di riposo in una località appartata, perché ha bisogno di incontrare la vita.

 
Altri commenti affidabili, semplici, profondi

p. Marko Ivan Rupnik: www.clerus.va (testo)
Piero Stefani: www.ilregno.it (testo)
Enzo Bianchi: www.monasterodibose.it (testo)
p. Ermes Ronchi: www.avvenire.it (testo)
p. Alberto Maggi: www.studibiblici.it (testo; video)
don Claudio Doglio: dondoglio.wordpress.com (video; audio)
don Claudio Doglio: www.symbolon.net (testo)
p. Gaetano Piccolo: cajetanusparvus.com (testo)
Acli.it: vivere la domenica (testo)
sr. Mariangela Tassielli: cantalavita.com (testo)
Ileana Mortari (teologa): www.chiediloallateologa.it (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
don Enzo Pacini (cappellano del carcere di Prato): www.toscanaoggi.it (testo)
Paolo Curtaz: www.tiraccontolaparola.it (testo, audio, video)
don Tonino Lasconi: www.paoline.it (testo)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)

Per chi vuole qualcosa di più: Esegesi, lectio divina e meditazioni

Comunità Kairòs: Lectio (testo)
Carmelitani: Lectio divina quotidiana (testo)
Combonianum.org: Lectio divina (testo)
Centro apostolato biblico: www.centroapostolatobiblico.it (testo)


22/07/2018 Categoria: Torna all'elenco