Iniziazione cristiana

La catechesi è il cammino di fede che ogni battezzato vive, all’interno della comunità e seguendo la sapiente “regia” dell’anno liturgico. La catechesi vive su tre pilastri:

  • l’ascolto della Parola di Dio,
  • la preghiera e la celebrazione dei sacramenti,
  • la carità/l’impegno concreto di servizio e testimonianza.

I primi destinatari della catechesi sono gli adulti, chiamati ad essere poi guide nella fede dei propri figli. Ecco perché, come ci dicono i nostri vescovi, i primi “catechisti” sono proprio i genitori.

La nostra comunità pastorale prevede durante l’anno diversi momenti formativi per i genitori, che servano prima di tutto per la crescita della fede personale, e poi anche in vista dell’educazione dei figli.

In diocesi di Como un apposito sussidio regola le diverse tappe dell’itinerario: Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, disponibile anche sul sito della diocesi.

Attualmente gli incontri di catechesi avvengono così:

  • Biennio del Primo annuncio: incontri quindicinali nelle quattro sedi (Torre, Caspoggio, Chiesa, Lanzada) al lunedì pomeriggio
  • Discepolato (incontri settimanali al lunedì pomeriggio)

Per ora non è ancora attivo l’anno della mistagogia

Avvisi

Il Vescovo di Moroua-Mokolo a Sondrio

Il Vescovo di Moroua-Mokolo a Sondrio

La Messa delle ore 18 in Collegiata di giovedì 1 settembre 2016 è stata presieduta dal vescovo di Moroua-Mokolo (Camerun), mons. Bruno Ateba Edo, e concelebrata da don Corrado Necchi e mons. Valerio Modenesi. Mons. Ateba è stato dal 30 agosto al 2 settembre in visita alla nostra diocesi, che fino a qualche anno fa aveva missionari "Fidei Donum" proprio nei territori di quella Chiesa del Camerun del nord. Tra questi, anche don Corrado Necchi, ora Vicario Episcopale della nostra Valle, rientrato in seguito agli attacchi di Boko Haran.

Il vescovo della diocesi di Maroua-Mokolo, mons. Bruno Ateba Edo, nei giorni precedenti aveva parlato della vita della sua gente tra paura e speranza. La minaccia di Boko Haram nelle zone di confine è ancora presente così come i rifugiati in fuga dalle violenze. Nel territorio della sua diocesi sono ospitati attualmente 62 mila rifugiati nigeriani.

Una visita che ha rinforzato il legame di amicizia e collaborazione tra le nostre diocesi.

03/09/2016 Categoria: Torna all'elenco