GMG 2016: Un'esperienza indimenticabile. Fidati!
Chi ha già vissuto una GMG sa già cos’è. Ma per noi ragazzi della
Valmalenco era la prima volta. All’inizio, quando bisognava iscriversi,
c’erano tanti dubbi e tanti timori: “Non conosciamo nessuno… come ci
troveremo? Sarà proprio così bello come ci dicono?”.
Alla fine
ci siamo fidati, e domenica 31 luglio in serata siamo partiti! Raggiunto
Milano, siamo andati alla sede dei Salesiani, perché il nostro gruppo
– formato da ragazzi degli oratori di Sondrio più noi – era abbinato ai
giovani degli oratori salesiani di tutta l’Ispettoria lombardo-emiliana
(in tutto eravamo 10 pullman).
Il viaggio ha cominciato a
suscitare curiosità, scambi, conoscenze. E poi, arrivati a Cracovia,
durante la settimana, è stato tutto un crescendo di scoperte, di
incontri, di amicizie, di canti, riflessioni, condivisioni, voglia di
stare con tutti.
Ci siamo stupiti molto del clima di festa e
allegria sana, che pervadeva ogni angolo della città. Oltre ai momenti
“ufficiali” (le messe, le catechesi, le confessioni, l’incontro col
papa), c’erano molti momenti liberi in cui abbiamo esplorato la città.
Ci sono stati anche lunghi tempi di fatica, quando dovevamo fare km a
piedi, in tram, in pullman, o quando eravamo in coda in attesa di
entrare a visitare i luoghi più importanti; eppure anche lì non ha vinto
la stanchezza, ma abbiamo cominciato a fare cori, canti, balli,
coinvolgendo quelli che stavano vicino a noi, il tutto con estrema
spontaneità. Si respirava dovunque un clima di positività, di gioia, di
accoglienza e fiducia reciproca.
Le parole del papa alla veglia e
alla messa finale hanno coronato questi giorni indimenticabili. In
particolare, ci è piaciuto il suo invito a non essere “giovani da
divano”, “pensionati prima del tempo, imbambolati”, ma giovani svegli,
rumorosi, attivi, contenti.
Cosa ci ha colpito di più?
“le tantissime persone che c’erano attorno a noi, una moltitudine sterminata… e tutti venuti lì per incontrare il papa!”;
“le canzoni, che continuo a canticchiare… anche se non ho più voce”;
“l’armonia tra tutti, anche se non ci conoscevamo e parlavamo lingue diverse”;
“nonostante il sole e la pioggia, le lunghe camminate e i vari disagi, ci siamo divertiti un sacco”;
“qui
da noi, quando uno va a messa spesso viene visto male, e qui invece
abbiamo visto tantissima gente (si parla di 1 milione e 600mila) che
sono venuti proprio per incontrare Gesù”;
“a me hanno colpito tanto le parole del papa: sa parlare coi giovani… ci sa fare!”;
“a
me ha colpito molto il silenzio totale che si è creato all’inizio della
veglia, dopo il momento di festa e i canti, quando il papa ha chiesto
di pregare… è stato bello anche quando ci ha chiesto di formare un ponte
con le braccia, stringendo le mani a chi avevamo vicino. Era il momento
del tramonto e ognuno ha acceso una candela. Guardandoci nel silenzio,
con tutte quelle luci, è stata un’emozione incredibile”;
“mi
sono sentito cittadino del mondo, ma soprattutto cristiano, con
un’immensità dio giovani che condividono la gioia della mia stessa fede!
È stato bello lasciarsi trasportare dall’entusiasmo, dai canti, dai
balli, dalla preghiera che univa tutti… Tra i tanti messaggi che porto a
casa, mi piace ricordare quando il papa ci ha detto che nella nostra
vita “dobbiamo vivere da titolari e non da riserve”. Mi sento davvero
fortunato ad aver partecipato a questa esperienza. Descrivere a parole
ciò che si è provato non è facile. Bisogna proprio viverla, perché ti
cambia davvero, e torni a casa diverso e sicuramente migliore”.
E allora? Vi aspettiamo alla prossima GMG a Panama!
I ragazzi della Valmalenco