Fidanzati

Le coppie che desiderano iniziare un percorso di fede in vista del sacramento del matrimonio possono contattare i preti o le suore della comunità pastorale, con ampio anticipo rispetto all’ipotetica data delle nozze. Anzi, sarebbe consigliabile vivere il percorso molto prima di aver già pensato ad una data, perché l’obiettivo principale è proprio quello di aiutare le coppie a crescere nella conoscenza di sé, migliorare la propria relazione, e discernere se il matrimonio cristiano è davvero ciò che fa per loro, oppure no.

L’itinerario segue le indicazioni diocesane e si sviluppa in rapporto ai diversi tempi liturgici dell’anno. Inizia in autunno e, esclusa l’estate, termina all’inizio dell’autunno successivo. Si prevede ogni mese un incontro, in cui oltre al dialogo, all’ascolto e al confronto, si dà spazio anche alla partecipazione alla santa messa festiva con la comunità e alla cena insieme.

Terminato il percorso, non c’è nessun obbligo di scegliere il sacramento, né c’è nessuna “scadenza”.

Queste le coppie che attualmente accompagnano il cammino:
 

  • Lenatti Piercarlo e Negrini Roberta
  • Negrini Oliviero e Presazzi Rita

Avvisi

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. Il cappellano militare don Pio Parolini

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. Il cappellano militare don Pio Parolini

Il 27 giugno di 70 anni fa tornava alla Casa del Padre don Pio Parolini, zelante sacerdote oriundo di Lanzada e per molti anni parroco di Caspoggio.
Era nato il 10 aprile 1889 a Ganda, a due passi dalla chiesetta dedicata alla Beata Vergine Addolorata. Ordinato sacerdote il 10 luglio 1914 nella cattedrale di Como dal vescovo Alfonso Archi, iniziò il suo ministero sacerdotale come educatore e professore presso il seminario minore di Sant’Abbondio.
L’anno seguente l’Italia prese parte alla prima guerra mondiale e, così, iniziò per don Pio un lungo periodo di servizio alla patria che lo vide impegnato, dapprima, come soldato e, successivamente, come cappellano militare. Suo compito fu quello di assistere materialmente e spiritualmente i nostri soldati ricoverati presso gli ospedali militari, per un breve periodo a Edolo e per il resto del conflitto a Valona, in Albania.
Terminato il conflitto, don Pio tornò al suo ministero come educatore dei seminaristi e, nel 1920, venne nominato professore e vicerettore del seminario maggiore. Nel 1928 tornò nella sua Valmalenco come vicario della parrocchia di Caspoggio di cui, nel 1934, venne nominato parroco. Qui rimase fino alla morte avvenuta il 27 giugno 1950.
A 70 anni dalla sua morte vogliamo ricordare questo sacerdote, malenco di nascita e di ministero, attraverso la pubblicazione delle lettere che egli inviò, come cappellano militare, al vescovo Archi durante la prima guerra mondiale e che sono attualmente conservate presso l’Archivio Storico della nostra diocesi. Grazie a queste potremo approfondire la conoscenza di un santo sacerdote che ha tanto amato il Signore e che ha impiegato la sua vita per portarLo agli uomini. Ogni settimana pubblicheremo su questo sito una lettera realizzando, così, una speciale rubrica settimanale.
Preghiamo il Signore affinché, leggendo queste lettere, molti ragazzi delle nostre parrocchie decidano di seguire l’esempio di questo nostro illustre convalligiano.

a cura di Nicola Bergomi e Anselmo Fabiano

28/06/2020 Categoria: Torna all'elenco