Fidanzati

Le coppie che desiderano iniziare un percorso di fede in vista del sacramento del matrimonio possono contattare i preti o le suore della comunità pastorale, con ampio anticipo rispetto all’ipotetica data delle nozze. Anzi, sarebbe consigliabile vivere il percorso molto prima di aver già pensato ad una data, perché l’obiettivo principale è proprio quello di aiutare le coppie a crescere nella conoscenza di sé, migliorare la propria relazione, e discernere se il matrimonio cristiano è davvero ciò che fa per loro, oppure no.

L’itinerario segue le indicazioni diocesane e si sviluppa in rapporto ai diversi tempi liturgici dell’anno. Inizia in autunno e, esclusa l’estate, termina all’inizio dell’autunno successivo. Si prevede ogni mese un incontro, in cui oltre al dialogo, all’ascolto e al confronto, si dà spazio anche alla partecipazione alla santa messa festiva con la comunità e alla cena insieme.

Terminato il percorso, non c’è nessun obbligo di scegliere il sacramento, né c’è nessuna “scadenza”.

Queste le coppie che attualmente accompagnano il cammino:
 

  • Lenatti Piercarlo e Negrini Roberta
  • Negrini Oliviero e Presazzi Rita

Avvisi

Celebrazione eucaristica in casa degli ammalati

Celebrazione eucaristica in casa degli ammalati

Dalla prima settimana di avvento i sacerdoti celebreranno alcune Messe feriali in casa delle persone ammalate che ne faranno richiesta. I giorni prescelti sono mercoledì e giovedì, in concomitanza con la soppressione invernale delle Messe a Vassalini e al Curlo. Anche la Messa a Torre del giovedì potrà essere celebrata presso qualche abitazione dove risiede qualche infermo qualora ce ne sia la richiesta.
Gli orari saranno concordati di volta in volta tra le famiglie interessate e i sacerdoti, comunque lungo il pomeriggio, onde permettere anche ai gruppi di bambini di prendervi parte.
Per le prenotazioni si prenda contatto con i preti o le suore della comunità pastorale; è possibile segnalarsi anche attraverso i ministri straordinari dell'Eucaristia.
L'iniziativa si protrarrà fino a tutto marzo quando riprenderanno le celebrazioni presso le chiese chiuse nel periodo invernale. Tutto l'occorrente sarà portato dai celebranti e la famiglia non dovrà preoccuparsi di preparare alcunché.
Ci sembra un'esperienza doverosa ed altamente significativa quella di offrire la possibilità di vivere in prima persona la S. Messa a chi, per motivi di età o di salute, è impossibilitato a prendervi parte.

12/11/2016 Categoria: Torna all'elenco