Battesimo

Quando nasce un bambino, è una grande festa non solo per la sua famiglia, ma per tutta la comunità. È un dono di Dio! Un dono da accogliere con gratitudine, con amore, con responsabilità.

Il battesimo è il sacramento con cui Dio ci regala la sua stessa vita divina: rinasciamo dall’acqua e dallo Spirito Santo, diventiamo nuove creature, ci rivestiamo di Cristo morto e risorto, passiamo dalle tenebre alla luce, siamo invitati a vivere come veri figli di Dio, entriamo a far parte della comunità dei credenti, iniziamo il cammino della fede.

Per prepararsi al battesimo, chiediamo ai genitori di contattare i sacerdoti o le suore della nostra comunità pastorale e di concordare con loro un primo incontro, in casa, se possibile. Dopo questo primo momento di ascolto e di conoscenza reciproca, le coppie dei bambini da battezzare vivranno insieme un secondo incontro sul tema della fede e infine, invitando anche padrini e madrine, il terzo incontro sarà sul rito.

In Valmalenco si fissano ogni anno sei date domenicali in cui celebrare i battesimi, ogni due mesi, a rotazione nelle varie chiese parrocchiali. Ogni famiglia può liberamente scegliere la data che preferisce.

Avvisi

Sintesi dell'Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione

Sintesi dell'Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione

Tenuto conto che ...
«l’inumazione è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale» (n. 3).
e che ...
«Seppellendo i corpi dei fedeli defunti, la Chiesa conferma la fede nella risurrezione della carne e intende mettere in rilievo l’alta dignità del corpo umano come parte integrante della persona della quale il corpo condivide la storia. Non può permettere, quindi, atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della morte, ritenuta sia come l’annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della re–incarnazione, sia come la liberazione definitiva della “prigione” del corpo» (n. 3).

la congregazione ribadisce che ...
«La cremazione non è vietata» (n. 4).

ma ...

1) la cremazione deve avvenire «dopo la celebrazione delle esequie» (n. 4).

2) «le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero» (n. 5).
quindi ...
► «la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita» (n. 6) ... il cimitero è "città di coloro che dormono", è espressione della comunità e occasione per allargare la preghiera ai defunti di tutti. Conservare le ceneri in casa significa isolare il proprio defunto dalla comunità ecclesiale in un ricordo individualistico e privatizzato poco cristiano.
«non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti» (n. 7) ... perchè sia evitato ogni tipo di equivoco panteista (la dottrina non cristiana che dice che quando si muore si torna nel tutto che è Dio), naturalista (la dottrina non cristiana che dice che dopo la morte ci si riunifica con la Natura) o nichilista (la dottrina non cristiana che dice che dopo la morte non rimane nulla).

3) La cremazione non deve essere fatta per ragioni contrarie alla fede cristiana, cioè perché non si crede alla resurrezione di tutta la persona corpo compreso e alla resurrezione di Gesù Cristo, ma, per esempio si crede che la morte sia «l'annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della re–incarnazione, sia come la liberazione definitiva della “prigione” del corpo».
A quel punto, se il defunto o i famigliari hanno deciso la cremazione e/o la conservazione in casa o la dispersione delle ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, non hanno nessun senso le esequie in chiesa ... infatti la congregazione afferma: «Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a norma del diritto» (n. 8).

29/10/2016 Categoria: Torna all'elenco