Ammalati

In ogni comunità sono istituiti alcuni ministri straordinari della Comunione che, per alcuni anni, hanno dal Vescovo il mandato di portare la Comunione agli ammalati nelle case in occasione del Girono del Signore, per farli sentire parte viva della comunità; possono inoltre aiutare i preti nella distribuzione della Comunione nelle celebrazioni più affollate ed esporre il SS.mo Sacramento nei momenti di adorazione eucaristica.

Ecco i loro nomi:

Per Caspoggio:

  • Franchino Bricalli
  • Ida Bruseghini
  • Cesarina Miotti

Per Chiesa e Primolo:

  • Mara Balsarri
  • Simonetta Battaglia
  • Erica Dioli
  • Cesarina Miotti
  • Franca Negrini
  • Maristella Pedrotti
  • Rita Presazzi

Per Lanzada:

  • Carla Bergomi
  • Antonietta Nana
  • Mariagrazia Nana
  • Rosalinda Nana

Per Torre e Spriana:

  • Walter Fumasoni e Morena Flematti
  • Gianna Zopatti

Avvisi

Messe senza popolo? Il dibattito in rete e la risposta di mons. Angelo Riva

Messe senza popolo? Il dibattito in rete e la risposta di mons. Angelo Riva

  Consigliamo vivamente la lettura dell'articolo di mons. Angelo Riva, direttore del Settimanale della diocesi di Como, che chiarisce molte domande e obiezioni sulle misure precauzionali contro il coronavirus, in particolare sul divieto temporaneo alla celebrazione dell'eucaristia con la comunità.

Messe senza popolo? Il dibattito in rete e la risposta del nostro direttore

da www.settimanalediocesidicomo.it

Messe sospese? Il sospetto di essere vittime di un sopruso dello Stato laico. E quindi l’invito più o meno velato all’obiezione di coscienza e alla disobbedienza civile. Corredato da una ricercata giustificazione nel radicalismo della fede: i veri santi non sarebbero stati zitti, e non si sarebbero fatti sfilare di dosso l’Eucaristia. Cedere al diktat dello Stato è segno di una Chiesa pavida e dalla fede ormai annacquata dal secolarismo e dal «politicamente corretto»…

Sono questi alcuni degli umori circolanti in rete, sulla nostra pagina FaceBook. Sintomi di un disorientamento e di un dolore dei credenti che vanno presi sul serio, perché nascono da un sincero amore per la Chiesa e per l’Eucaristia («per me la Messa è nutrimento come il pane quotidiano – afferma Giulio -, sento il bisogno di rapportarmi con Dio in casa sua, che per me è la chiesa»).
Ma che vanno anche un po’ educati e ri-orientati secondo la verità del vangelo. Non, quindi, perché si vuole cedere alla convenienza politica del momento. Ma perché non si deve assecondare una pulsione sacralista che con la verità del vangelo ha poco da spartire.

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06/03/2020 Categoria: Torna all'elenco