Ammalati

In ogni comunità sono istituiti alcuni ministri straordinari della Comunione che, per alcuni anni, hanno dal Vescovo il mandato di portare la Comunione agli ammalati nelle case in occasione del Girono del Signore, per farli sentire parte viva della comunità; possono inoltre aiutare i preti nella distribuzione della Comunione nelle celebrazioni più affollate ed esporre il SS.mo Sacramento nei momenti di adorazione eucaristica.

Ecco i loro nomi:

Per Caspoggio:

  • Franchino Bricalli
  • Ida Bruseghini
  • Cesarina Miotti

Per Chiesa e Primolo:

  • Mara Balsarri
  • Simonetta Battaglia
  • Erica Dioli
  • Cesarina Miotti
  • Franca Negrini
  • Maristella Pedrotti
  • Rita Presazzi

Per Lanzada:

  • Carla Bergomi
  • Antonietta Nana
  • Mariagrazia Nana
  • Rosalinda Nana

Per Torre e Spriana:

  • Walter Fumasoni e Morena Flematti
  • Gianna Zopatti

Avvisi

@ La posta di Chiara: Affidarsi

@ La posta di Chiara: Affidarsi

Carissima sorella, ho 66 anni, un divorzio alle spalle, i figli sono grandi, stanno per conto loro. Si comincia a sentire il distacco da tutte le generazioni, presenti e future. Ho voluto mantenere fede nella vita alla scelta di rimanere solo. Sono molto impegnato in parrocchia: ho quindi trovato conforto nella fede .

Ma quanta fatica la vita! Vorrei da te, che ammiro molto, una parola di incoraggiamento!

Gigi

Il Signore ti dia pace!

La vita è un cammino che, nelle sue diverse tappe, porta a intraprendere vie impreviste, non sempre facili da percorrere. Si parte con sogni, ideali, progetti e ci si può ritrovare lontani da dove si pensava di arrivare. L’esistenza è un percorso, carissimo Gigi, che trova impreparati, un cammino che chiede pazienza e perseveranza, fiducia e amore, obbedienza agli eventi che accadono.

FEDELTÀ

In questo viaggio, una parola accompagna e illumina i passi a volte stanchi e incerti del credente, incoraggia e conforta la solitudine, dà forza al vivere, all’amare e al soffrire: è la parola della croce, della fede di chi sa affidarsi anche quando non comprende, della fedeltà di colui che sa rimanere in ciò che ha creduto, scelto e promesso. È la promessa di Dio su di te che ancora ti dice: «Tu sei mio figlio, l’amato!». La fedeltà di Dio è ciò che ha sostenuto e sostiene la tua fedeltà: quella verso te stesso, per le scelte fatte, il coraggio di rimanere dentro una solitudine che può spezzare il cuore perché parla anche di abbandono. Ma lì è il momento più alto per riaffermare la tua fiducia e la tua consegna, per deporre nelle mani del Padre la tua esistenza. La sfida è quella di affidarsi, di credere: la solitudine rimane, ma è abitata dalla Sua presenza; il futuro appare incerto, ma è racchiuso nella provvidenza di Dio. La vita, nel presente, si apre alle relazioni, alla decisione di essere per gli altri nella tua parrocchia, con i tuoi figli o gli amici.

LA SAPIENZA DELLA FEDE

La fedeltà a ciò che sei e credi è la forma più alta dell’amore, è il frutto maturo del cuore ancorato alla croce di Cristo, che si è lasciato spogliare dalla vita, ma che sa vedere ancora in essa la sua bellezza. Il tuo cammino si dischiude a una sapienza che non si apprende dai libri, ma è inscritta in ogni “oggi” che vivi e attraversi e diventa dono, restituzione. È la sapienza sorgiva della fede che, pur nella fatica, porta a pienezza la tua realtà di uomo e di credente. Abbiamo bisogno di fratelli come te, testimoni del Dio fedele! Uomini che hanno trasformato le ferite della loro esistenza in feritoie di Grazia per sé e per il mondo! Grazie per la tua testimonianza!

Chiara - monaca clarissa


Da www.santalessandro.org

02/11/2019 Categoria: Torna all'elenco