Ci sarà o non ci sarà risurrezione? È una
delle grandi domande che attraversa la Sacra Scrittura, così come ha
attraversato la storia del popolo di Israele. È una domanda con la quale
si sono misurate anche le generazioni di credenti e di pensatori di
tutti i tempi. Domanda rimasta però sempre attiva fino ai nostri giorni.
E anzi l’interrogativo si è anche esplicitato su più fronti: risorgerà
solo l’anima o anche il corpo? E se risorgerà anche il corpo, come sarà
quel corpo? Le forme di menomazione o disabilità risorgeranno con noi? E
gli animali che amiamo? Ci saranno anche loro?
Insomma
nello strano mondo che nega Dio si sono di fatto moltiplicati i
desideri di risurrezione. Eppure la nostra vita sembra di fatto negarla.
Sempre di più leghiamo la speranza a questo tempo e a questa vita. La
morte ci spaventa e pochi tra noi la considerano un passaggio, seppur
stretto, impervio, imprevisto e indecifrabile verso un oltre. Viviamo
agganciando in tutti i modi la nostra vita a questo cielo e a questo
mondo, tentando di tutto pur di tenerci in vita, come se la nostra vita
fosse davvero solo questa. Eppure: credere nella risurrezione della
carne dovrebbe sganciarci un po’ da certi confini e da certi orizzonti.
Credere che ci sarà un oltre diverso dovrebbe consentirci di vivere già
qui, già ora da risorti, mettendo tra parentesi certe preoccupazioni e
concentrando tutte le nostre risorse su ciò che può davvero darci vita:
la generosità, la gratuità, il dono, la riconciliazione, il perdono, la
giustizia, la rettitudine, l’attenzione all’altro, la fiducia.
Combattere pur di sopravvivere non ci renderà immortali. Affondare gli
altri pur di essere migliori non ci renderà eterni. Vivere per amore,
vivere a ritmo di Vangelo, vivere amando: questo ci fa risorgere,
sempre, in ogni istante, in eterno.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Signore, Dio dei viventi
Padre, Dio dei viventi,
aprici alla vita vera,
alla vita che non si accontenta di esistere,
che non si fa bastare questo mondo.
Vogliamo gustare l’eterno.
Vogliamo credere nell’oltre.
Vogliamo tendere a quel di più
nel quale la risurrezione del Figlio tuo, Gesù,
ci ha insegnato a sperare.
Facci vivere di te, Dio della vita,
per attraversare l’eternità,
per abitare nell’amore il per sempre.
Amen.
Il vangelo in poche parole