"Capisci ciò che leggi?" - Lettura continua del Vangelo di Marco: Mc 16,9-14
Mc 16,9 Risorto
al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria
di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni.
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Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto.
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Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna.
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Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
14
Alla fine
apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la
loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a
quelli che lo avevano visto risorto.
L’apparizione
del Risorto a Maria di Magdala è un riassunto dei versetti 11–18
del capitolo 20 di Giovanni. Per caratterizzare la figura della
Maddalena, l’autore ricorre al testo di Luca (8,2), dove è detto
che Gesù scacciò da lei sette demoni. Da tale notizia non è lecito
dedurre che Maria fosse una grande peccatrice, ma piuttosto che era
affetta da grave malattia, dalla quale Gesù l’aveva guarita.
Particolarmente
stringato è il riassunto della storia dei due discepoli in cammino
verso Emmaus, tratto dal capitolo 24 di Luca. All’evangelista
interessa, anche questa volta, solo il fatto che i discepoli non
credettero al racconto dei compagni.
Infine
l’autore ricorda l’apparizione di Gesù agli Undici, riferendosi
chiaramente al racconto di Luca (24,36–43). In questo brano viene
denunciata pesantemente la mancanza di fede dei discepoli (vv.
11.13.14). Gli apostoli passano dal dubbio alla fede sotto l’urto
delle manifestazioni di Gesù.
La
fede nella risurrezione non è una scoperta umana, ma il prodotto di
un annuncio fatto a noi da Dio mediante angeli o inviati vestiti di
bianco (colore delle vesti del paradiso), e attraverso l’incontro
diretto, visibile e palpabile con il diretto interessato, il Cristo
risorto.
La
risurrezione di Cristo (e la nostra futura risurrezione) è corporea,
come lo fu anche la sua morte. La prova è il sepolcro vuoto,
testimoniata da tutti e quattro i vangeli, ma soprattutto l’incontro
con il Risorto, che non è un fantasma, ma ha carne e ossa, come
hanno potuto constatare i discepoli, e che mangia davanti a loro una
porzione di pesce arrostito (cf. Lc 24).
Gesù,
il Nazareno crocifisso, è risorto. Questa è la parola fondamentale
della fede cristiana.