Marco descrive la tentazione nel deserto con
due soli versetti. Lo Spirito Santo spinge con forza Gesù a uno scontro con satana.
Nessun uomo, neppure Gesù è esentato dalla tentazione e dalla lotta: satana non rispetta
nessuno. La tentazione è la situazione abituale di ogni uomo che vive in questo mondo di
peccato, e Gesù è vissuto in questo mondo. Marco ci presenta un Gesù che deve fare in
continuità delle scelte: le tentazioni saranno continue anche per lui fino alla fine.
Solo nella risurrezione egli vincerà definitivamente satana.
Deserto, quaranta giorni, satana, angeli: elementi che noi incontriamo
nella storia di Elia, di Mosè e soprattutto dell’esodo. Marco continua a narrare la
storia di Gesù con immagini e parole tolte dall’Antico Testamento: è la storia
della salvezza che continua. Gli israeliti (2Cor 10,1–2) si addentrarono nel deserto
e vi restarono quarant’anni. Fu un tempo pieno di prove e di tentazioni, ma
l’angelo del Signore accompagnava il popolo.
Il deserto può significare solitudine e incontro con Dio e può
significare l’abitazione del male. Nel vangelo di Marco, il deserto è il luogo della
preghiera solitaria (1,35), del rifugio che sottrae alla folla (1,45), del riposo
(6,31–32), della moltiplicazione dei pani (6,35).
L’espressione «quaranta giorni» è ricca di suggestioni
bibliche: quaranta è un numero simbolico che denota il tempo dell’oppressione e del
cammino verso la salvezza: i quaranta giorni del diluvio (Gen 7,12), i quarant’anni
d’Israele nel deserto (Sal 95,10), i quaranta giorni di Mosè sul Sinai (Es 34,28; Dt
9,18), i quarant’anni del dominio dei Filistei (Gdc 13,1), i quaranta giorni del
cammino di Elia nel deserto (1Re 19,8).
Nei quaranta giorni di prova vissuti da Gesù nel deserto, il testo di
Marco evoca la tipologia dell’esodo (Nm 14,33–34; Dt 2,7; 8,1–6) già
applicata a Elia (1Re 19,8) e a Mosè (Es 24,18; 34,28; Dt 9,9). (I «tipi» sono
personaggi, avvenimenti, istituzioni della storia sacra che preparavano, prefiguravano, in
anticipo, il mistero della salvezza portata a compimento da Cristo).
Lo Spirito spinge Gesù a uno scontro con satana (avversario,
oppositore). Egli ne esce vittorioso, a differenza di Adamo e del popolo di Dio nel
deserto.
«Tentato da satana». Ci sono altre tre occasioni in cui il verbo
tentare è usato da Marco (8,11; 10,2; 12,15) e, in tutti e tre i casi, si tratta dei
farisei che mettono alla prova Gesù. Sorge la domanda: «Esiste qualche parentela tra
satana e i farisei?». Il vangelo di Giovanni lo afferma esplicitamente: «Voi (farisei)
avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro» (Gv 8,44).
Satana si è servito di tutto e di tutti per ostacolare la strada messianica di Gesù.
«Stava con le fiere e gli angeli lo servivano». Viene evocato un tema
paradisiaco (Gen 2,19; Is 11,6–9; 65,25; Os 2,18). Gesù viene presentato come
antitipo di Adamo nel paradiso terrestre: ambedue tentati da satana, ma con esito opposto.
La caduta di Adamo, ad opera del maligno, fu l’inizio di tutti i mali; la vittoria di
Gesù, nuovo Adamo, fu l’inizio del rimedio di tutti i mali. Gesù, subito dopo il
battesimo, fu tentato da satana. Il legame tra battesimo e tentazione è stretto: «subito
dopo» (v. 12). La vita nella quale il battesimo introduce è fatta di lotta. Come Gesù,
anche il cristiano inizia la sua guerra contro satana il giorno del battesimo e potrà
cantare vittoria definitiva solo il giorno della risurrezione.
Il battesimo di Gesù ci presenta Dio solidale con il nostro male e la
nostra morte; le sue tentazioni ci fanno vedere Dio solidale con la nostra fatica di
vivere in libertà. Quanto è allettante essere figli di un Dio padrone e onnipotente,
altrettanto è scomodo essere figli di un Dio servo, che è amore, povertà, servizio e
umiltà.
Questo breve racconto, unito a quello del battesimo, anticipa il
significato essenziale della vita di Gesù: Egli è l’uomo pieno di Spirito Santo,
che è venuto per vincere il male e liberare l’uomo. E’ lo Spirito che spinge
con forza Gesù nel deserto, che è luogo di prova, Gesù vi rimane quaranta giorni,
ripercorrendo in sé tutta la storia dell’umanità: la storia di Adamo che fu
tentato, peccò e morì, la storia del popolo di Dio, che nel deserto fu messo alla prova
e cadde! Ma mentre tutti i membri del popolo di Dio soccombettero alla prova e morirono
senza giungere alla patria desiderata, Gesù sarà il primo uomo che vince il male, supera
la prova e giunge alla terra promessa.