0 - 6 Anni
Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.
La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.
Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:
- la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
- la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
- Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.
Avvisi
Vangelo Ragazzi: Gesù significa Dio salva
Videovangelo della domenica in cartoni animati
Videovangelo bambini dom palme anno C
Anche noi vogliamo capire
VANGELO (Luca 22,14 – 23,56)
Il Vangelo racconta le ultime ore di Gesù. Tutti lo abbandonano: i suoi discepoli fuggono, la folla chiede la sua morte. Egli muore solo. Ascoltiamo questo racconto con speciale raccoglimento.
* Capire le parole
– Passione. Questa parola viene dal latino e vuol dire «soffrire». Indica le prove durissime che Gesù ha subito prima di morire in croce. Egli non voleva morire soffrendo così, ma ha desiderato vivere fino in fondo come un uomo. Ha accettato di donare la sua vita per amore, ha creduto che Dio non lo avrebbe abbandonato alla morte.
– Capi dei sacerdoti, anziani e scribi. Sono i responsabili religiosi del popolo di Israele.
– Pilato. Governatore romano e capo dei soldati che occupavano la Palestina.
– Flagellare. Colpire con una frusta di corda.
– Una splendida veste (di porpora). Era una stoffa che portavano gli alti funzionari romani e anche l’imperatore. I soldati romani vestono così Gesù.
– Crocifiggere. Inchiodare qualcuno sulla croce di legno per farlo morire lentamente. Questo supplizio era riservato ai criminali e agli schiavi non romani.
– Re dei Giudei. Al tempo di Gesù i Giudei attendevano un Messia, un re potente e liberatore. Chiamare Gesù “re dei Giudei” è beffarsi di lui.
– Centurione. Ufficiale romano posto a capo di cento soldati.
PER RIASSUMERE… Oggi inizia la Settimana Santa. Si concluderà il giorno di Pasqua. La Domenica delle Palme ricordiamo Gesù acclamato dalla folla prima di essere condannato a morte. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Veramente quest’uomo era giusto!».
La riflessione (commento a cura di Tiziana Maffei)
Facciamo tesoro del suo esempio e non sprechiamo le opportunità di Grazia: ogni istante è prezioso.
La vignetta di Fano
#Strade Dorate: Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don
Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.

Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.
Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.14 aprile 2019