0 - 6 Anni
Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.
La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.
Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:
- la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
- la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
- Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.
Avvisi
Vangelo Ragazzi: Amare il nemico ... una sfida che richiede allenamento!
Videovangelo della domenica in cartoni animati
Videovangelo bambini VII dom TO anno C
La riflessione (commento a cura di Piera Cori)
Voi direte:” Ma è proprio difficile questo
tesoro da conquistare!”. Sembrano cose quasi impossibili da praticare!
Eppure io vi dico che conosco persone che sanno vivere in questo modo.
La Chiesa ci presenta tanti uomini e donne che hanno vissuto cosi, e tra
questi ci sono anche ragazzi e ragazze che sono capaci di mettere in
pratica questa pagina di vangelo. Se loro ci riescono non è perché sono
super dotati ma perché si fidano di Gesù. Il mondo ci offre il suo
progetto di vita che è quello di pensare solo a se stessi. “Pensa solo a
star bene tu”: questo è un progetto che chiude, esisto solo io. Poi c'è
il progetto di una società impegnata nella salvaguardia del creato,
nella salvaguardia dei diritti umani e civili, e qui siamo a un livello
certamente superiore e importante. Gesù ce ne offre un altro che è
davvero il massimo perché ci porta a non escludere nessuno dall'amore,
neppure i nemici e coloro che ci fanno del male. Come credenti in Gesù,
dal giorno del nostro Battesimo, abbiamo scelto di percorrere questa
strada. Lui che l'ha percorsa prima di noi ci dà un bell'aiuto con
quest'altro imperativo: “...come volete che gli uomini facciano a voi,
così anche voi fate a loro”. Chi di noi non vuole star bene, essere
pienamente felice? Tu vuoi tutto questo? Allora impegnati a realizzarlo
con gli altri e per gli altri. Per esempio, voi desiderate avere molti
amici? E allora impegnatevi ad essere amici di tutti senza escludere
nessuno. Vi piacerebbe avere un aiuto dai compagni quando siete nella
difficoltà? E allora fatelo voi per primi. Sarebbe bello se i ragazzi
che frequentano il catechismo e la stessa classe si impegnassero insieme
a vivere questa pagina di vangelo. La vostra diventerebbe una scuola
bella. Il vangelo è una proposta per persone forti, non di muscoli, ma
forti nella generosità, forti nel bene, nel buono, nel bello. La forza
si acquista credendo nel valore del progetto ed esercitandosi tanto.
Nessuno può andare alle olimpiadi se non si esercita quotidianamente in
una disciplina. La stessa cosa è per la fede. Ascoltate ancora cosa dice
Gesù: “Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta?
Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro
che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i
peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate
ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono
prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto”. Cosa vuole dire Gesù?
Ci vuole dire che se non fai così, manca la grazia (gratitudine). E che
cos'è la grazia? È la bellezza, la luce, lo splendore, è il bello che
sprigiona tutta la tua bellezza e che ti fa assomigliare a Dio. È questo
che ci fa davvero vivere. Tutto questo non è impegno di un giorno o di
un momento, è un impegno di vita, e la vita diventa la nostra palestra
dove ogni giorno e ogni momento abbiamo l'opportunità di esercitarci
nell'amore. In questa palestra ci si entra da piccoli e si continua a
starci fino alla fine, perché le olimpiadi si svolgeranno solo e
soltanto al termine della nostra vita. È così bella e poetica questa
pagina di vangelo che ho deciso di scrivermela e di tenerla sempre
davanti a me perché mi orienti nella vita quotidiana. Buona domenica!
La vignetta di Fano
#Strade Dorate: Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don
Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.

Un giovane prete di Genova ex dj da discoteca, don Roberto Fiscer, ha aperto una radio nel suo oratorio e tra le altre cose fa una brevissima trasmissione anche in video #Strade Dorate in cui spiega il vangelo della domenica per i ragazzi e con i ragazzi.
Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo della domenica per i ragazzi.24 febbraio 2019