0 - 6 Anni
Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.
La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.
Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:
- la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
- la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
- Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.
Avvisi
Vangelo Ragazzi: Alzati dal divano!
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Anche noi vogliamo capire
PRIMA LETTURA (1 Re 19,16b.19-21)
Elia ha bisogno di un successore e il Signore gli indica Eliseo. Eliseo comprende e sceglie di lasciare lavoro e famiglia, per seguire la propria vocazione profetica.
* Capire le parole
– Ungerai. L’unzione con olio sacro (crisma) è il segno della consacrazione divina riservata ai sacerdoti ai re e ai profeti.
– Gli gettò addosso il suo mantello. Il mantello gettato sulle spalle ha un forte valore simbolico: il Profeta è disposto a trasferire sul discepolo la propria missione e i propri poteri.
SECONDA LETTURA (Gal 5,1.13-18)
Paolo è preoccupato che i Galati si lascino attrarre dai falsi fratelli, che dimentichino il comandamento fondamentale dell’amore fraterno e che perdano la libertà spirituale che Cristo ha conquistato e donato loro.
* Capire le parole
– Un pretesto per la carne. All’interno della comunità cristiana alcuni prendevano la libertà dei figli di Dio acquistata da Gesù a prezzo del suo sangue come pretesto per comportarsi senza regole e senza morale.
– Non distruggervi del tutto. Paolo usa l’arma dell’ironia per rimproverare ai Gàlati i cattivi comportamenti.
VANGELO (Lc 9,51-62)
Come il Servo, di cui parla Isaia, Gesù rende dura la sua faccia, per andare incontro alla passione che lo attende a Gerusalemme. Luca raccoglie subito dopo alcune esperienze che indicano le caratteristiche che i discepoli devono avere per seguire il loro Maestro.
* Capire le parole
– Samaritani. Erano i cugini separati degli ebrei: lungo la storia la loro fede si era contaminata con gli idoli e i modi di vivere dei popoli pagani. Per questo erano disprezzati e tenuti a distanza.
– (Tre storie di discepoli). Slancio (apparentemente) incondizionato e disponibilità con condizioni sono atteggiamenti che Gesù corregge e orienta verso la meta: l’annuncio del Regno di Dio.
PER RIASSUMERE… Gesù si avvia decisamente verso Gerusalemme. Questa scelta comporta una scelta anche per i discepoli: seguirlo non vuol dire soltanto stare con lui, ma diventare come lui. Per questo il Signore si fa più esigente con chi vuole seguirlo. Le risposte secche e i rimproveri fanno parte del metodo educativo di Gesù, perché i discepoli capiscano con chi hanno a che fare e cosa è richiesto loro, senza sconti.
La riflessione (commento a cura di Maria Teresa Visonà)
Non si può dire a Gesù: "aspetta un attimo che
prima devo fare dell'altro", perché è proprio a partire da questo
momento che siamo chiamati a camminare sulla sua strada per arrivare
alla meta assieme a Lui!
La vignetta di Fano