0 - 6 Anni

Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.

La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.

Diocesi di Como
Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, Cap. 7

Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:

  • la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
  • la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
  • Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.

Avvisi

Messaggio del vescovo Oscar per la quaresima

Messaggio del vescovo Oscar per la quaresima

CONVERSIONE NELLA QUOTIDIANITÀ

 Tra le varie “perle di saggezza”, che in questi mesi mi vengono offerte ascoltando molti di voi, c’è il consiglio di non aggiungere ulteriori programmi pastorali a quelli già esistenti, che richiedono, piuttosto, di essere conosciuti, apprezzati e approfonditi.

Ecco allora l’elogio della “pastorale ordinaria”, che utilizza gli orientamenti dell’anno liturgico come la via maestra per la formazione del discepolo-missionario e come alimento indispensabile per la vita della Comunità cristiana, a partire dalle nostre parrocchie e oltre.

La Quaresima che inizia esprime in modo compiuto il progetto di vita che la Chiesa mette a disposizione di tutti. È tempo favorevole e prezioso per ravvivare in noi il dono del Battesimo, tesoro di grazia che ci permette di crescere come discepoli del Crocifisso-Risorto, di incamminarci con Lui lungo la via della Croce, che è scuola del dono di sé, manifestazione piena dell’Amore.

La Quaresima è il momento più adatto per l’ascolto della Parola di Dio, soprattutto le letture proposte di domenica in domenica in questo anno A, particolarmente utili per riscoprire la grazia battesimale, che ci rende figli consapevoli di Dio e fratelli di Colui che ci ha amato e ha donato tutto se stesso per noi, insegnandoci così a fare spazio al principio di gratuità come espressione concreta della fraternità, aperta a tutti. La Parola di Dio, meditata e assimilata, deve generare in noi la preghiera, perché in questo tempo santo il Signore ci assista nel faticoso impegno del rinnovamento del cuore (conversione), che ci trasforma in uomini e donne capaci di gesti di solidarietà, di accoglienza e di condivisione.

È utile proporsi qualche segno concreto (possibilmente quotidiano!) per allenarsi a vivere come il  Signore, rinunciando così a pensare esclusivamente al proprio tornaconto e a considerarsi al centro del mondo. Un giusto distacco da sé (digiuno) conduce a orientarsi verso gli altri, accolti come fratelli per i quali Cristo non ha esitato a donarsi mediante il suo sacrificio. Non mancano in famiglia, tra le famiglie, nelle comunità, persone di cui prendersi amorevolmente cura, situazioni umane complesse, dentro le quali urge la presenza attiva di persone amiche, così da riattivare il cuore di quanti si sentono soli e rifiutati. L’apertura alle Chiese di missione, come è nostra tradizione nel tempo di Quaresima, ci aiuterà a dilatare gli spazi del cuore e a respirare un clima di Chiesa la cui ricchezza risplende per i doni dello Spirito che ogni Chiesa sorella dona e riceve allo stesso tempo.

L’uomo nuovo frutto della conversione quaresimale, riconciliato con se stesso e con gli altri, ha il cuore lieto perché è abitato da Dio, che è la fonte stessa della gioia. È il cammino penitenziale della Quaresima, finalizzato a spalancare la porta della vera gioia, segno inequivocabile della presenza dello Spirito in noi.

In questo tempo di grazia, vi accompagno con la mia preghiera e la mia benedizione: il vostro

+ vescovo Oscar

p.s. Consiglio in questo tempo di Quaresima di riprendere e meditare, personalmente e in gruppo, l’esortazione di Papa Francesco “Evangelii Gaudium”, utile per una conversione, non solo pastorale, ma prima ancora esistenziale.

01/03/2017 Categoria: Torna all'elenco