0 - 6 Anni

Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.

La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.

Diocesi di Como
Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, Cap. 7

Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:

  • la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
  • la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
  • Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.

Avvisi

Le recensioni del Cinema Bernina: BOHEMIAN RAPSODY – di Bryan Singer, 2018

Le recensioni del Cinema Bernina: BOHEMIAN RAPSODY – di Bryan Singer, 2018

Pubblichiamo una recensione su Bohemian Rhapsody molto ben scritta da un amico e volontario di Cinema Bernina, Sebastiano Miotti. "Bohemian Rapsody" sarà proiettato al Cinema Bernina sabato 12 gennaio alle ore 21:00.

~ All’indomani della serata dedicata alla premiazione dei Golden Globes (anticamera dei più famosi Premi Oscar) vediamo trionfare alla categoria Miglior film drammatico proprio “Bohemian Rapsody”.

PERCHÈ VEDERLO?

Che sia sia nostalgici fan della band o che si ami semplicemente una storia personale tormentata raccontata con delicatezza questo film sa soddisfare entrambe le esigenze. La cura con cui sono state riprodotte fattezze e gestualità dei membri della band è da applausi, così come l’intervento sul comparto del montaggio sonoro, tanto che per il gran finale al “Live Aid” del 1985 sono state mixate le voci di decine di migliaia di fan che hanno mandato il brano cantato da loro a una campagna indotta dai produttori della pellicola. Il sogno di Freddie Mercury di essere amato per quello che era si intreccia alle mire più ampie di una band emergente entrambi avvolti nell’infinito carisma di questo frontman.

UN’ULTERIORE CONSIDERAZIONE CHE MI HA SUSCITATO IL FILM

Di ritorno dalla visione di "Bohemian Rapsody" (2018) ho notato una cosa: pregevole il lavoro del regista, ottimo l'apporto degli scenografi-costumisti, eccezionali gli attori ed il compositore-montatore, ma la rivelazione di questa produzione penso sia stato lo sceneggiatore, chi ha scritto il copione e la trama, Anthony McCarten, neozelandese, che negli ultimi quattro anni assieme a questo film ha scritto anche "L'ora più buia" (2017), sulla figura di Winston Churchill, e l’ormai molto noto "La teoria del tutto" (2014), su Stephen Hawking.

McCarten è anche scrittore e drammaturgo, ed ha un'indiscussa abilità nel tenere in equilibrio struttura narrativa sensazionalistica e precisione documentaristica da film biografico.

CURIOSITA'

Tre anni fa Eddie Redmayne vinse il Premio Oscar al miglior Attore Protagonista proprio per il film su Stephen Hawking. L'anno scorso è stato il turno di Gary Oldman per la sua interpretazione di Churchill. Viene da chiedersi se il prossimo 25 febbraio Rami Malek proseguirà la tradizione. Lui è stato eccelso e il premio al miglior attore protagonista ai Golden Globes del 6 gennaio scorso fa ben presagire.

Il che porta anche a domandarsi quanto di una straordinaria interpretazione attoriale derivi dalla scrittura che del personaggio ha fatto lo sceneggiatore. Verosimilmente azioni e battute di livello galvanizzano ulteriormente un professionista e lo lusingano, portandolo a recitare come mai prima di allora. Basti pensare alle performance nei film di Woody Allen. Prendiamo il film "Café Society" (2016), ad esempio.

Si noti che è da poco reperibile (e speriamo più diffusamente distribuito in futuro) un nuovo film scritto da McCarten, "The Pope", anch’esso un biopic sui due papi in carica ed il delicato passaggio verso l’elezione di Papa Francesco. Gli attori protagonisti saranno di grandissima levatura, non ve li rivelo lasciandovi la curiosità di documentarvi a riguardo.

P.S. pare che in cantiere lo sceneggiatore abbia anche un script su John Lennon e Yoko Ono

Sebastiano Miotti

09/01/2019 Categoria: Torna all'elenco