0 - 6 Anni

Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.

La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.

Diocesi di Como
Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, Cap. 7

Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:

  • la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
  • la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
  • Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.

Avvisi

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. Il cappellano militare don Pio Parolini

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. Il cappellano militare don Pio Parolini

Il 27 giugno di 70 anni fa tornava alla Casa del Padre don Pio Parolini, zelante sacerdote oriundo di Lanzada e per molti anni parroco di Caspoggio.
Era nato il 10 aprile 1889 a Ganda, a due passi dalla chiesetta dedicata alla Beata Vergine Addolorata. Ordinato sacerdote il 10 luglio 1914 nella cattedrale di Como dal vescovo Alfonso Archi, iniziò il suo ministero sacerdotale come educatore e professore presso il seminario minore di Sant’Abbondio.
L’anno seguente l’Italia prese parte alla prima guerra mondiale e, così, iniziò per don Pio un lungo periodo di servizio alla patria che lo vide impegnato, dapprima, come soldato e, successivamente, come cappellano militare. Suo compito fu quello di assistere materialmente e spiritualmente i nostri soldati ricoverati presso gli ospedali militari, per un breve periodo a Edolo e per il resto del conflitto a Valona, in Albania.
Terminato il conflitto, don Pio tornò al suo ministero come educatore dei seminaristi e, nel 1920, venne nominato professore e vicerettore del seminario maggiore. Nel 1928 tornò nella sua Valmalenco come vicario della parrocchia di Caspoggio di cui, nel 1934, venne nominato parroco. Qui rimase fino alla morte avvenuta il 27 giugno 1950.
A 70 anni dalla sua morte vogliamo ricordare questo sacerdote, malenco di nascita e di ministero, attraverso la pubblicazione delle lettere che egli inviò, come cappellano militare, al vescovo Archi durante la prima guerra mondiale e che sono attualmente conservate presso l’Archivio Storico della nostra diocesi. Grazie a queste potremo approfondire la conoscenza di un santo sacerdote che ha tanto amato il Signore e che ha impiegato la sua vita per portarLo agli uomini. Ogni settimana pubblicheremo su questo sito una lettera realizzando, così, una speciale rubrica settimanale.
Preghiamo il Signore affinché, leggendo queste lettere, molti ragazzi delle nostre parrocchie decidano di seguire l’esempio di questo nostro illustre convalligiano.

a cura di Nicola Bergomi e Anselmo Fabiano

28/06/2020 Categoria: Torna all'elenco