0 - 6 Anni
Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.
La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.
Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:
- la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
- la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
- Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.
Avvisi
La Parola è la mia casa: Riposatevi! (XVI dom TO anno B)
I testi della liturgia del 22 luglio da www.chiesacattolica.it
Il commento alle letture (da cantalavita.com)
RIPOSATEVI!
di sr. Mariangela Tassielli

«Riposatevi! Venite con me in
disparte».
Lo diceva anche Gesù ai suoi… quasi come se dicesse: «Lo stress
non aiuta neppure il Vangelo». Parole le sue che di questi tempi
sembrano essere la ciliegina sulla torta. Le corse quotidiane tra
mille impegni, il lavoro affannoso, la paura del tempo che scorre
troppo velocemente rispetto alle scadenze sembrano disumanizzarci
sempre più. Spesso disumanizzano anche chi annuncia il Vangelo:
tutti presi dalle mille attività per annunciarlo siamo troppo
impegnati per dedicare tempo a incontri che potrebbero renderlo vero.
Paradossi… inaccettabili, ma con i quali facciamo ogni giorno i
conti. Alla pari di genitori che lavorano tanto per far stare bene i
propri figli, al punto da non riuscire a vederli crescere e a farli
sentire amati. E allora scatta il difficile gioco degli equilibri
instabili: di chi cerca ogni giorno come essere veramente «un luogo
di umanità», pur sbagliando, e di chi prende le distanze per non
farsi travolgere. Di chi si tuffa nel tutto, senza misura, rischiando
il burnout, il cosiddetto esaurimento, e di chi sa sempre prendersi
il proprio tempo «per evitare di essere risucchiato».
Dove sta
il giusto? Quali sono gli eccessi? Quando fermarsi? Fino a che punto
donarsi?
Mi vengono in mente due situazioni. La prima. Una mamma
che ha lavorato per tutta la giornata e che, tornando a casa ha
preparato cena e aiutato i più piccoli a finire i compiti, che ha
stirato le ultime cose rimaste a fine giornata, se nel cuore della
notte è svegliata dalle urla doloranti di un figlio, scatta con
cuore vigile. Non attende, non riposa, non recrimina. La seconda.
Gesù, vedendo le folle, si commuove e cambia programmi. Non c’è
più tempo per riposare… forse lo si farà un’altra volta. Forse…
Ma ogni istante è
tempo opportuno per salvare.
Buon
discernimento a noi!
Seguirti
Con tutte
le forze,
senza risparmio:
così vorremmo
seguirti.
Semplicemente imparando da te.
Semplicemente
andando
tra la gente, per la gente.
Semplicemente
ascoltando
il loro bisogno d’amore.
Semplicemente
incontrando
le loro mani tese.
Senza cercare noi
stessi.
Senza aspettare di essere pronti.
Senza mettere noi
stessi
prima degli altri.
Amen.
Il vangelo in poche parole

«Nella
solitudine e con la solitudine noi non ci allontaniamo dagli uomini.
Al contrario, ci avviciniamo a loro con un servizio di misericordia.
In un mondo che ci rende vittime delle sue esigenze noi siamo
chiamati alla solitudine e a far nascere il nostro nuovo io nel dolce
incontro con Gesù Cristo».
H.J.M. Nouwen
La Parola da vivere

Parola da vivere durante la settimana: ERANO COME PECORE SENZA PASTORE
Quando
Gesù esce dalla barca, la folla che li ha preceduti a piedi, è già
arrivata. Ed ecco la meravigliosa descrizione di come egli reagisce:
«...Vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore
senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose» (v. 34). Non si
parla qui di guarigioni, ma solo di una lunga liturgia della Parola. Con
l’intuizione tipica dei poveri, la gente fa saltare l’ipotesi di un
tempo di riposo in una località appartata, perché ha bisogno di
incontrare la vita.
Altri commenti affidabili, semplici, profondi
p. Marko Ivan Rupnik: www.clerus.va (testo)
Piero Stefani: www.ilregno.it (testo)
Enzo Bianchi: www.monasterodibose.it (testo)
p. Ermes Ronchi: www.avvenire.it (testo)
p. Alberto Maggi: www.studibiblici.it (testo; video)
don Claudio Doglio: dondoglio.wordpress.com (video; audio)
don Claudio Doglio: www.symbolon.net (testo)
p. Gaetano Piccolo: cajetanusparvus.com (testo)
Acli.it: vivere la domenica (testo)
sr. Mariangela Tassielli: cantalavita.com (testo)
Ileana Mortari (teologa): www.chiediloallateologa.it (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
don Enzo Pacini (cappellano del carcere di Prato): www.toscanaoggi.it (testo)
Paolo Curtaz: www.tiraccontolaparola.it (testo, audio, video)
don Tonino Lasconi: www.paoline.it (testo)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)
Per chi vuole qualcosa di più: Esegesi, lectio divina e meditazioni
Comunità Kairòs: Lectio (testo)
Carmelitani: Lectio divina quotidiana (testo)
Combonianum.org: Lectio divina (testo)
Centro apostolato biblico: www.centroapostolatobiblico.it (testo)