0 - 6 Anni

Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.

La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.

Diocesi di Como
Progetto di iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi, Cap. 7

Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:

  • la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
  • la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
  • Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.

Avvisi

Intervista al signor Avvento

Intervista al signor Avvento

INTERVISTATORE: Ciao Signor Avvento, come stai ?


AVVENTO: Ciao a tutti voi, grazie per il cortese invito. Sto bene, come ogni anno sono molto felice di uscire di casa, sapete lo faccio solo una volta all’anno!


INTERVISTATORE: Come scusa ? Tu esci di casa una volta all’anno?


AVVENTO: Si. Io faccio parte di una bella famiglia, l’Anno Liturgico. Siamo tanti fratelli, Quaresima, Tempo Ordinario, Natale, Pasqua. Abbiamo dei turni di lavoro e per questo motivo usciamo di casa una volta all’anno.


INTERVISTATORE: Ci togli una curiosità: perché sei vestito tutto di viola?


AVVENTO: Il viola è il colore dell’attesa e della speranza. Durante tutto il mio tempo si usa sempre il viola tranne il giorno della festa dell’Immacolata Concezione, 8 dicembre, quando si usa il Bianco.


INTERVISTATORE: Ma scusa , quanto dura il tuo tempo?


AVVENTO: Sono 4 settimane nel rito romano. Nel rito ambrosiano 6 settimane.


INTERVISTATORE: Come mai ti chiami Avvento? Cosa vuol dire questa parola?


AVVENTO: Il mio nome deriva dal latino “Adventus”, che significa venuta, attesa.


INTERVISTATORE: Venuta, attesa… ma di chi?


AVVENTO: Allora devo spiegarvi proprio tutto, il mio tempo serve per prepararsi ad un grande evento: il Natale, la nascita di Gesù, salvatore del mondo. Ma anche per ricordarsi che stiamo attendendo il suo ritorno. È un tempo in cui si attende, in cui ci si prepara. Un tempo di riflessione, di preghiera e di ascolto, di preparazione, ma anche grande gioia.


INTERVISTATORE: ti puoi spiegare meglio ?


AVVENTO: Facciamo un esempio pratico: se a casa vostra deve arrivare un ospite molto importante cosa succede??? Sicuramente si pulisce bene tutta la casa. Si prepara la stanza degli ospiti, con delle belle lenzuola. Si prepara un bel pranzo. Altro esempio: se in una famiglia deve arrivare un bambino, quanti preparativi si fanno? La culla, la cameretta, il fasciatoio, il passeggino, i biberon. Tantissimi preparativi!! Lo stesso avviene durante il mio Tempo. Si fanno pulizie in grande!!!


INTERVISTATORE: Nooo… dovrò aiutare mia mamma a fare le pulizie!!!!


AVVENTO: Ma no….quello era un esempio… tutti noi siamo chiamati a fare pulizia dentro il nostro cuore. Buttare le cattive abitudini, le cose superflue, per fare spazio alle cose che contano veramente e accogliere in uno spazio pulito e pronto Gesù.


INTERVISTATORE: Tu prima stavi parlando della venuta di Gesù, ma lui non è già nato tanto tempo fa? Perché dovrebbe rinascere anche quest’anno???


AVVENTO: Questo è proprio il bello del mio lavoro. Io ogni anno esco di casa d annunciare che Gesù nasce sempre, nasce di nuovo. È come la speranza, non muore mai! Qualsiasi cosa noi facciamo, anche se giriamo le spalle a Gesù, lui è sempre pronto a rinascere nel nostro cuore se lo vogliamo accogliere!


INTERVISTATORE: E la chiesa come vive questo tempo? Accadono cose diverse?


AVVENTO: Prima di tutto le messe sono un po’ diverse: non si canta il gloria, è meglio usare pochi ornamenti (fiori) E poi anche le letture della domenica servono a prepararsi meglio! Ci diranno di stare sempre attenti, vigili, di non essere pigri, di non rimandare le cose, di ESSERE sempre pronti, perché non sappiamo mai cosa può succedere domani.


INTERVISTATORE: Ma in concreto cosa possiamo fare?


AVVENTO: Non ci sono ricette uguali per tutti. Ogni persona vive il suo Avvento speciale e diverso.
I bambini possono aiutare di più mamma e papà, possono fare meglio i compiti a scuola, possono guardare meno televisione e risparmiare qualche soldino da dare in beneficienza!
I ragazzi possono ascoltare di più i genitori, dire meno parolacce, mandare qualche sms in meno, possono essere più rispettosi, studiare di più, bisticciare meno!

Anche gli adulti sono chiamati a fare tante cose: fare la pace con i fratelli, criticare meno, andare a trovare gli ammalati.
Insomma tutti possiamo fare qualcosa per migliorare noi stessi.


INTERVISTATORE: Sai che non ci avevo mai pensato. Pensavo che amare i fratelli più sfortunati fosse solo mandare i soldi in Africa!


AVVENTO: Non è solo quello. Se ci guardiamo intorno i fratelli vicino a noi hanno spesso bisogno di un aiuto, di un sorriso, di essere ascoltati, di essere capiti e accettati. Guardate che Gesù non nasce solo per i bambini dell’Africa. Nasce per tutti noi, perché tutti noi abbiamo bisogno di lui. Lui è la luce che ci fa capire dove sta il bene! Che non ci fa sentire soli! Che ci aiuta a ritrovare la strada giusta quando sbagliamo.


INTERVISTATORE: SIGNOR AVVENTO sai se nella nostra parrocchia facciamo qualcosa di speciale?


AVVENTO: In chiesa metteremo una grossa radice che ricorda la profezia del profeta Isaia (in quel giorno un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici). Poi metteremo quattro candele in ordine crescente che ricordano il nostro cammino durante le quattro settimane dell'Avvento e che accenderemo ogni settimana. Ci ricorderanno la luce di Gesù che si avvicina. Vicino ad ogni candela ci saranno le immagini di san Paolo, San Giovanni Battista, del profeta Isaia e san Giuseppe che troveremo nelle letture della domenica e che ci aiuteranno ad attendere insieme Gesù.

26/11/2016 Categoria: Torna all'elenco