0 - 6 Anni
Per valorizzare la presenza dei genitori appare sempre più promettente curare la preparazione al Battesimo e la prima fase della vita (0-6 anni). L'evangelizzazione passa, in questo periodo, attraverso il linguaggio delle relazioni familiari.
Come mostrano molte esperienze, si tratta di mettere in atto gradualmente un'attenzione pastorale per e con gli adulti, oltre che di impegnarsi nell'annuncio ai piccoli.
La pastorale battesimale e delle prime età costituisce un terreno fecondo per avviare buone pratiche di primo annuncio per e con genitori, famiglie, nonni e insegnanti delle scuole per l'infanzia.
La comunità cristiana impara in tal modo a costruire relazioni fondate sulla continuità, la gratuità, la semplicità, la stima per ciò che le famiglie realizzano nella dedizione per i loro figli.
Nella nostra comunità pastorale si cercherà di valorizzare tutte le occasioni favorevoli. Alcune iniziative già esistenti sono:
- la domenica dopo Pasqua, la Memoria del battesimo, per le famiglie di tutti i battezzati dell’anno precedente
- la proposta educativa delle quattro Scuole dell’infanzia parrocchiali, col supporto della F.I.S.M.
- Iniziative varie a portata di bambino potranno essere –gradualmente- la novena di Natale, qualche festa in oratorio, qualche momento rivolto all’intera famiglia, ecc.
Avvisi
Da rifiutare il giudizio del teologo che collega terremoto in centro Italia e castigo di Dio
In una catechesi su Radio Maria padre Giovanni Cavalcoli rispondendo ad
una domanda ha affermato che il terremoto in centro Italia è un castigo
di Dio causato dall'approvazione della legge sulle unioni civili.
Immediato l'intervento e la smentita dalla segreteria di stato vaticana,
dalla Cei, dall'ordine dei domenicani di cui il frate fa parte, dalla
stessa Radio Maria che ha preso le distanze e ha sospeso la trasmissione
delle catechesi. E' importante non prendere tutto ciò che arriva dai
mezzi di comunicazione (quelli di ispirazione cattolica compresi, a
questo punto) come oro colato e se si ha un dubbio chiedere ai propri
pastori.