Oratorio

Un pilastro portante di ogni comunità cristiana è l’oratorio. Seguendo gli esempi di san Filippo Neri e di san Giovanni Bosco, gli oratori sono nati come occasioni educative per i ragazzi e i giovani, ad opera di adulti motivati e preparati, che vogliano bene ai ragazzi e collaborino con gli altri adulti (i genitori in primis) per la loro crescita umana e cristiana. Le attività oratoriane possono svolgersi in qualsiasi spazio o ambiente. L’”oratorio” infatti, prima ancora che un insieme di spazi e strutture, è innanzitutto uno stile, una cura, un’attenzione della Comunità tutta verso i più giovani.

Nella nostra Valle le diverse iniziative si svolgono a rotazione nei diversi spazi disponibili. L’attività più conosciuta, oltre alla catechesi e alle feste ad essa collegate, è l’avventura estiva del GREST, che coinvolge attivamente famiglie, educatori e diversi animatori.

Ma anche durante l’anno diverse sono le occasioni per “educare divertendo” e “divertire educando”: in alcuni paesi un gruppo di volontari adulti garantisce l’apertura settimanale dell’oratorio, proponendo attività ludiche e ricreative molto varie; in altri ci sono proposte di animazione liturgica e di canto adatte alla fascia dei ragazzi; ci sono poi proposte occasionali legate a tornei, teatri, compleanni, feste del paese, ecc.

Suggerimenti e materiali per l’animazione cristiana degli oratori sono a disposizione anche sul sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org.

Avvisi

Riflessioni a margine dell'anagrafe 2019 della comunità pastorale

Riflessioni a margine dell'anagrafe 2019 della comunità pastorale

Sul foglio avvisi di questa settimana un riquadro pulito pulito, in carattere arial nero su fondo bianco, allinea senza commento i dati 2019 tratti dai registri parrocchiali e sommati insieme nella comunità pastorale: 30 battesimi, 41 prime comunioni, 90 cresime (somma delle due annate, i ragazzi che per la prima volta hanno ricevuto i sacramenti nel nuovo percorso diocesano di Iniziazione cristiana e quelli che hanno concluso il cammino precedente), 7 matrimoni, 91 funerali. Senza drammatizzare e mantenendo salde serenità e speranza, magari pensandoci e pregandoci un pò su, sottolineamo l'evidenza: i funerali sono più di tre volte i battesimi. E' senz'altro un sintomo di tempi che cambiano e senz'altro anche un problema. Proponiamo un brevissimo articolo di www.santalessandro.org che allarga lo sguardo alla analoga situazione italiana.

Istat: famiglie sempre più piccole, una su tre è “single”. E l’Italia è tra i Paesi più vecchi del mondo


Guardandosi attorno non è poi così difficile immaginare ciò che i dati descrivono. Eppure quando li si legge, quando le cifre compaiono una dopo l’altra, la realtà emerge in tutta la sua durezza, portando con sé riflessioni profonde che andrebbero fatte, sviluppate, sviscerate. Perché sì, la società cambia, le famiglie ne sono lo specchio più veritiero.

“Le famiglie, 25 milioni e 700 mila, sono sempre più numerose e sempre più piccole. Il numero medio di componenti è passato da 2,7 (media 1997-1998) a 2,3 (media 2017-2018), soprattutto per l’aumento delle famiglie unipersonali che in venti anni sono cresciute di oltre 10 punti: dal 21,5% nel 1997-98 al 33,0% nel 2017-2018, ovvero un terzo del totale delle famiglie”.

Lo rivela l’Istat, nell’annuario statistico 2019. Una famiglia su tre è “single”. In una famiglia su tre insomma ci sei tu e basta, non ci sono accanto a te un compagno/a di vita, non ci sono figli.

 

NASCITE AL MINIMO STORICO, L’ITALIA E’ UNO DEI PAESI PIU’ VECCHI DEL MONDO

“Nel 2018 continua il calo delle nascite: i nati vivi, che nel 2017 erano 458.151, nel 2018 passano a 439.747, nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia”. L’Istat dipinge un’Italia che invecchia inesorabilmente. Nel 2018 “il numero dei decessi diminuisce e raggiunge le 633.133 unità”. La speranza di vita media alla nascita “riprende ad aumentare attestandosi su 80,8 anni per i maschi e 85,2 per le femmine nel 2018”.

L’Italia, sottolinea l’Istat, è “uno dei Paesi più vecchi al mondo, con 173,1 persone con 65 anni e oltre ogni cento persone con meno di 15 anni al primo gennaio 2019”.

04/01/2020 Categoria: Torna all'elenco