Oratorio

Un pilastro portante di ogni comunità cristiana è l’oratorio. Seguendo gli esempi di san Filippo Neri e di san Giovanni Bosco, gli oratori sono nati come occasioni educative per i ragazzi e i giovani, ad opera di adulti motivati e preparati, che vogliano bene ai ragazzi e collaborino con gli altri adulti (i genitori in primis) per la loro crescita umana e cristiana. Le attività oratoriane possono svolgersi in qualsiasi spazio o ambiente. L’”oratorio” infatti, prima ancora che un insieme di spazi e strutture, è innanzitutto uno stile, una cura, un’attenzione della Comunità tutta verso i più giovani.

Nella nostra Valle le diverse iniziative si svolgono a rotazione nei diversi spazi disponibili. L’attività più conosciuta, oltre alla catechesi e alle feste ad essa collegate, è l’avventura estiva del GREST, che coinvolge attivamente famiglie, educatori e diversi animatori.

Ma anche durante l’anno diverse sono le occasioni per “educare divertendo” e “divertire educando”: in alcuni paesi un gruppo di volontari adulti garantisce l’apertura settimanale dell’oratorio, proponendo attività ludiche e ricreative molto varie; in altri ci sono proposte di animazione liturgica e di canto adatte alla fascia dei ragazzi; ci sono poi proposte occasionali legate a tornei, teatri, compleanni, feste del paese, ecc.

Suggerimenti e materiali per l’animazione cristiana degli oratori sono a disposizione anche sul sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org.

Avvisi

Messaggio del vescovo Oscar per la quaresima

Messaggio del vescovo Oscar per la quaresima

CONVERSIONE NELLA QUOTIDIANITÀ

 Tra le varie “perle di saggezza”, che in questi mesi mi vengono offerte ascoltando molti di voi, c’è il consiglio di non aggiungere ulteriori programmi pastorali a quelli già esistenti, che richiedono, piuttosto, di essere conosciuti, apprezzati e approfonditi.

Ecco allora l’elogio della “pastorale ordinaria”, che utilizza gli orientamenti dell’anno liturgico come la via maestra per la formazione del discepolo-missionario e come alimento indispensabile per la vita della Comunità cristiana, a partire dalle nostre parrocchie e oltre.

La Quaresima che inizia esprime in modo compiuto il progetto di vita che la Chiesa mette a disposizione di tutti. È tempo favorevole e prezioso per ravvivare in noi il dono del Battesimo, tesoro di grazia che ci permette di crescere come discepoli del Crocifisso-Risorto, di incamminarci con Lui lungo la via della Croce, che è scuola del dono di sé, manifestazione piena dell’Amore.

La Quaresima è il momento più adatto per l’ascolto della Parola di Dio, soprattutto le letture proposte di domenica in domenica in questo anno A, particolarmente utili per riscoprire la grazia battesimale, che ci rende figli consapevoli di Dio e fratelli di Colui che ci ha amato e ha donato tutto se stesso per noi, insegnandoci così a fare spazio al principio di gratuità come espressione concreta della fraternità, aperta a tutti. La Parola di Dio, meditata e assimilata, deve generare in noi la preghiera, perché in questo tempo santo il Signore ci assista nel faticoso impegno del rinnovamento del cuore (conversione), che ci trasforma in uomini e donne capaci di gesti di solidarietà, di accoglienza e di condivisione.

È utile proporsi qualche segno concreto (possibilmente quotidiano!) per allenarsi a vivere come il  Signore, rinunciando così a pensare esclusivamente al proprio tornaconto e a considerarsi al centro del mondo. Un giusto distacco da sé (digiuno) conduce a orientarsi verso gli altri, accolti come fratelli per i quali Cristo non ha esitato a donarsi mediante il suo sacrificio. Non mancano in famiglia, tra le famiglie, nelle comunità, persone di cui prendersi amorevolmente cura, situazioni umane complesse, dentro le quali urge la presenza attiva di persone amiche, così da riattivare il cuore di quanti si sentono soli e rifiutati. L’apertura alle Chiese di missione, come è nostra tradizione nel tempo di Quaresima, ci aiuterà a dilatare gli spazi del cuore e a respirare un clima di Chiesa la cui ricchezza risplende per i doni dello Spirito che ogni Chiesa sorella dona e riceve allo stesso tempo.

L’uomo nuovo frutto della conversione quaresimale, riconciliato con se stesso e con gli altri, ha il cuore lieto perché è abitato da Dio, che è la fonte stessa della gioia. È il cammino penitenziale della Quaresima, finalizzato a spalancare la porta della vera gioia, segno inequivocabile della presenza dello Spirito in noi.

In questo tempo di grazia, vi accompagno con la mia preghiera e la mia benedizione: il vostro

+ vescovo Oscar

p.s. Consiglio in questo tempo di Quaresima di riprendere e meditare, personalmente e in gruppo, l’esortazione di Papa Francesco “Evangelii Gaudium”, utile per una conversione, non solo pastorale, ma prima ancora esistenziale.

01/03/2017 Categoria: Torna all'elenco