Oratorio

Un pilastro portante di ogni comunità cristiana è l’oratorio. Seguendo gli esempi di san Filippo Neri e di san Giovanni Bosco, gli oratori sono nati come occasioni educative per i ragazzi e i giovani, ad opera di adulti motivati e preparati, che vogliano bene ai ragazzi e collaborino con gli altri adulti (i genitori in primis) per la loro crescita umana e cristiana. Le attività oratoriane possono svolgersi in qualsiasi spazio o ambiente. L’”oratorio” infatti, prima ancora che un insieme di spazi e strutture, è innanzitutto uno stile, una cura, un’attenzione della Comunità tutta verso i più giovani.

Nella nostra Valle le diverse iniziative si svolgono a rotazione nei diversi spazi disponibili. L’attività più conosciuta, oltre alla catechesi e alle feste ad essa collegate, è l’avventura estiva del GREST, che coinvolge attivamente famiglie, educatori e diversi animatori.

Ma anche durante l’anno diverse sono le occasioni per “educare divertendo” e “divertire educando”: in alcuni paesi un gruppo di volontari adulti garantisce l’apertura settimanale dell’oratorio, proponendo attività ludiche e ricreative molto varie; in altri ci sono proposte di animazione liturgica e di canto adatte alla fascia dei ragazzi; ci sono poi proposte occasionali legate a tornei, teatri, compleanni, feste del paese, ecc.

Suggerimenti e materiali per l’animazione cristiana degli oratori sono a disposizione anche sul sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org.

Avvisi

Coronavirus e scuole paritarie: un articolo per capire il contesto in cui ci muoviamo

Coronavirus e scuole paritarie: un articolo per capire il contesto in cui ci muoviamo

Segnaliamo un articolo di Avvenire che descrive la situazione difficile per le scuole paritarie (lì si parla di rischio chiusura per una scuola cattolica su tre) per aiutarci a capire il contesto in cui si muove la neonata Associazione Scuole Paritarie della Valmalenco, fondata dalle parrocchie ed entrata in attività a inizio febbraio. Chiedervi di leggere insieme l'articolo non è una forma di lamentela o voler chiedere di fare qualcosa o di raccogliere fondi; vogliamo solo che ognuno sia consapevole e partecipe, perché crediamo fermamente che le scuole dell'infanzia e il micronido non siano primariamente delle attività o dei servizi, ma espressione della sollecitudine educativa comunità cristiane della valle. Cliccare sul titolo per accedere all'articolo completo.

L'allarme. Scuole paritarie, il 30 per cento a rischio chiusura

A confermare sul campo la drammaticità della situazione delle scuole paritarie arriva la lettera aperta firmata congiuntamente dalla presidente dell’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi) madre Yvonne Reungoat e dal presidente della Conferenza italiana dei superiori maggiori (Cism) padre Luigi Gaetani. «Siamo consapevoli – scrivono – che, senza un intervento serio dello Stato, il 30% delle scuole pubbliche paritarie sarà destinato a chiudere entro settembre, se non si dichiarerà bancarotta già entro maggio». Allarmi tutt’altro che generici, perché «i segnali che arrivano dai gestori sono drammatici: si continua ad erogare un servizio pubblico e non ci sono più soldi per pagare i dipendenti; si pagano tutte le utenze ma non arrivano rette sufficienti per far fronte alle spese di gestione. Siamo oltre il limite, non ci sono le condizioni per arrivare fino a giugno 2020, se non indebitandoci ulteriormente».

19/04/2020 Categoria: Torna all'elenco