Oratorio

Un pilastro portante di ogni comunità cristiana è l’oratorio. Seguendo gli esempi di san Filippo Neri e di san Giovanni Bosco, gli oratori sono nati come occasioni educative per i ragazzi e i giovani, ad opera di adulti motivati e preparati, che vogliano bene ai ragazzi e collaborino con gli altri adulti (i genitori in primis) per la loro crescita umana e cristiana. Le attività oratoriane possono svolgersi in qualsiasi spazio o ambiente. L’”oratorio” infatti, prima ancora che un insieme di spazi e strutture, è innanzitutto uno stile, una cura, un’attenzione della Comunità tutta verso i più giovani.

Nella nostra Valle le diverse iniziative si svolgono a rotazione nei diversi spazi disponibili. L’attività più conosciuta, oltre alla catechesi e alle feste ad essa collegate, è l’avventura estiva del GREST, che coinvolge attivamente famiglie, educatori e diversi animatori.

Ma anche durante l’anno diverse sono le occasioni per “educare divertendo” e “divertire educando”: in alcuni paesi un gruppo di volontari adulti garantisce l’apertura settimanale dell’oratorio, proponendo attività ludiche e ricreative molto varie; in altri ci sono proposte di animazione liturgica e di canto adatte alla fascia dei ragazzi; ci sono poi proposte occasionali legate a tornei, teatri, compleanni, feste del paese, ecc.

Suggerimenti e materiali per l’animazione cristiana degli oratori sono a disposizione anche sul sito diocesano di pastorale giovanile: www.pgcomo.org.

Avvisi

Assemblea diocesana dell'Azione Cattolica:

Assemblea diocesana dell'Azione Cattolica: "Le ragioni della gioia"

Non a caso l'assemblea associativa diocesana (18 settembre) si tiene il giorno dopo l'assemblea diocesana con il vescovo (17 settembre) e pochi giorni prima la veglia al Monte Croce (Como, 30 settembre) che apre la terza tappa del percorso “Impegno per la città” iniziato nel 2014.

 

“Raccontare la gioia in un tempo dove la sofferenza delle persone colpite dal terremoto, delle persone immigrate, delle persone che vivono momenti difficili – afferma il Presidente diocesano – sembra ad alcuni un esercizio fuori dalla realtà. Per un cristiano significa abitare la sofferenza, farsi interrogare dalla sofferenza, condividere la sofferenza del mondo sapendo che, nonostante tutto, la sofferenza non è l'ultima parola. E' un percorso di umanità e di fede che l'Azione cattolica ha scelto e sceglie di vivere nella quotidianità riscoprendo e comunicando le ragioni della gioia cristiana, la gioia del Vangelo sulla quale papa Francesco ha posto la sua enciclica. E poi c'è la gioia di essere Azione cattolica, una gioia semplice e profonda  che viene dal gustare un dono bellissimo che siamo chiamati a rendere condividere nella nostra Chiesa e nella nostra Città. Quella del 18 settembre sarà l'assemblea che aprirà la stagione dei rinnovi e dei ricambi che non si fermano a ur importanti questioni organizzative ma incoraggiano a guardare più in alto e più lontano, a osare percorsi  educativi e formativi orientati a quel nuovo umanesimo che trova pienezza in Gesù Cristo”.

da www.azionecattolicacomo.it

15/09/2016 Categoria: Torna all'elenco