Gruppo missionario

La missionarietà è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Non c’è Chiesa se non c’è la voglia di testimoniare il vangelo e di annunciarlo con le opere, le parole, la vita, l’esempio. La vita di ogni comunità cristiana poggia infatti sui tre pilastri dell’annuncio della Parola di Dio (catechesi), della liturgia (celebrazione) e della testimonianza della carità (servizio).

Oltre alle diverse iniziative singole a sostegno di missionari o altre proposte occasionali (vedi adozioni a distanza, negozi equosolidali, stampa missionaria, ecc.), anche nella nostra Valle si è costituito un gruppo di persone che ha come scopo di tenere viva nelle parrocchie l’attenzione verso la missionarietà e l'apertura della comunità cristiana e, in qualche circostanza, organizzare anche qualche raccolta di soldi o di altri beni a sostegno delle opere missionarie.

Per saperne di più, puoi consultare il sito www.centromissionariocomo.it oppure, per uno sguardo nazionale, vai su: www.chiesacattolica.it, alla voce “missio” .

Avvisi

Sintesi dell'Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione

Sintesi dell'Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione

Tenuto conto che ...
«l’inumazione è innanzitutto la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale» (n. 3).
e che ...
«Seppellendo i corpi dei fedeli defunti, la Chiesa conferma la fede nella risurrezione della carne e intende mettere in rilievo l’alta dignità del corpo umano come parte integrante della persona della quale il corpo condivide la storia. Non può permettere, quindi, atteggiamenti e riti che coinvolgono concezioni errate della morte, ritenuta sia come l’annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della re–incarnazione, sia come la liberazione definitiva della “prigione” del corpo» (n. 3).

la congregazione ribadisce che ...
«La cremazione non è vietata» (n. 4).

ma ...

1) la cremazione deve avvenire «dopo la celebrazione delle esequie» (n. 4).

2) «le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero» (n. 5).
quindi ...
► «la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita» (n. 6) ... il cimitero è "città di coloro che dormono", è espressione della comunità e occasione per allargare la preghiera ai defunti di tutti. Conservare le ceneri in casa significa isolare il proprio defunto dalla comunità ecclesiale in un ricordo individualistico e privatizzato poco cristiano.
«non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti» (n. 7) ... perchè sia evitato ogni tipo di equivoco panteista (la dottrina non cristiana che dice che quando si muore si torna nel tutto che è Dio), naturalista (la dottrina non cristiana che dice che dopo la morte ci si riunifica con la Natura) o nichilista (la dottrina non cristiana che dice che dopo la morte non rimane nulla).

3) La cremazione non deve essere fatta per ragioni contrarie alla fede cristiana, cioè perché non si crede alla resurrezione di tutta la persona corpo compreso e alla resurrezione di Gesù Cristo, ma, per esempio si crede che la morte sia «l'annullamento definitivo della persona, sia come il momento della sua fusione con la Madre natura o con l’universo, sia come una tappa nel processo della re–incarnazione, sia come la liberazione definitiva della “prigione” del corpo».
A quel punto, se il defunto o i famigliari hanno deciso la cremazione e/o la conservazione in casa o la dispersione delle ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, non hanno nessun senso le esequie in chiesa ... infatti la congregazione afferma: «Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a norma del diritto» (n. 8).

29/10/2016 Categoria: Torna all'elenco