Gruppo missionario

La missionarietà è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Non c’è Chiesa se non c’è la voglia di testimoniare il vangelo e di annunciarlo con le opere, le parole, la vita, l’esempio. La vita di ogni comunità cristiana poggia infatti sui tre pilastri dell’annuncio della Parola di Dio (catechesi), della liturgia (celebrazione) e della testimonianza della carità (servizio).

Oltre alle diverse iniziative singole a sostegno di missionari o altre proposte occasionali (vedi adozioni a distanza, negozi equosolidali, stampa missionaria, ecc.), anche nella nostra Valle si è costituito un gruppo di persone che ha come scopo di tenere viva nelle parrocchie l’attenzione verso la missionarietà e l'apertura della comunità cristiana e, in qualche circostanza, organizzare anche qualche raccolta di soldi o di altri beni a sostegno delle opere missionarie.

Per saperne di più, puoi consultare il sito www.centromissionariocomo.it oppure, per uno sguardo nazionale, vai su: www.chiesacattolica.it, alla voce “missio” .

Avvisi

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. Ospedale da campo 083 - zona di guerra A, 26 luglio 1916

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. Ospedale da campo 083 - zona di guerra A, 26 luglio 1916

A 70 anni dalla morte di don Pio Parolini vogliamo ricordare questo sacerdote, malenco di nascita e di ministero, attraverso la pubblicazione delle lettere che egli inviò, come cappellano militare, al vescovo Archi durante la prima guerra mondiale e che sono attualmente conservate presso l’Archivio Storico della nostra diocesi. Grazie a queste potremo approfondire la conoscenza di un santo sacerdote che ha tanto amato il Signore e che ha impiegato la sua vita per portarLo agli uomini. Ogni settimana pubblicheremo su questo sito una lettera realizzando, così, una speciale rubrica settimanale. Un prezioso lavoro a cura di Nicola Bergomi e Anselmo Fabiano. Pubblichiamo la lettera di don Pio al vescovo Archi datata 26 luglio 1916 scritto dall'Ospedale 083 - zona di guerra A.



Dopo due brevi cartoline, il nostro don Pio invia al Vescovo uno scritto più lungo.

In questa lettera ci parla del suo stato di salute e in particolare del clima equatoriale a cui non è abituato.

Infine, don Pio ci racconta di don Carlo Fumagalli sacerdote cappellano di tutte e due le guerre mondiali che nel 1923 a Maccio di Villaguardia, parrocchia vicino a Como, ha fondato l’Istituto S. Maria per accogliere le ragazze minorenni in difficoltà.



Il file in formato pdf scaricabile con il testo della lettera e il commento

15/08/2020 Categoria: Torna all'elenco