Gruppo missionario

La missionarietà è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Non c’è Chiesa se non c’è la voglia di testimoniare il vangelo e di annunciarlo con le opere, le parole, la vita, l’esempio. La vita di ogni comunità cristiana poggia infatti sui tre pilastri dell’annuncio della Parola di Dio (catechesi), della liturgia (celebrazione) e della testimonianza della carità (servizio).

Oltre alle diverse iniziative singole a sostegno di missionari o altre proposte occasionali (vedi adozioni a distanza, negozi equosolidali, stampa missionaria, ecc.), anche nella nostra Valle si è costituito un gruppo di persone che ha come scopo di tenere viva nelle parrocchie l’attenzione verso la missionarietà e l'apertura della comunità cristiana e, in qualche circostanza, organizzare anche qualche raccolta di soldi o di altri beni a sostegno delle opere missionarie.

Per saperne di più, puoi consultare il sito www.centromissionariocomo.it oppure, per uno sguardo nazionale, vai su: www.chiesacattolica.it, alla voce “missio” .

Avvisi

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. 24 settembre 1916

Le lettere di don Pio dalla prima guerra mondiale. 24 settembre 1916

A 70 anni dalla morte di don Pio Parolini vogliamo ricordare questo sacerdote, malenco di nascita e di ministero, attraverso la pubblicazione delle lettere che egli inviò, come cappellano militare, al vescovo Archi durante la prima guerra mondiale e che sono attualmente conservate presso l’Archivio Storico della nostra diocesi. Grazie a queste potremo approfondire la conoscenza di un santo sacerdote che ha tanto amato il Signore e che ha impiegato la sua vita per portarLo agli uomini. Ogni settimana pubblicheremo su questo sito una lettera realizzando, così, una speciale rubrica settimanale. Un prezioso lavoro a cura di Nicola Bergomi e Anselmo Fabiano. Pubblichiamo la lettera di don Pio al vicario generale mons. Giuseppe Carughi datata 24 settembre 1916.



La lettera di questa settimana è particolare rispetto a tutto l’epistolario in quanto don Pio non scrive al vescovo bensì al Vicario Generale, mons. Giuseppe Carughi, originario di Como e Vicario Generale lungo tutto il periodo della prima guerra mondiale. È curioso notare che ancora una volta don Pio si lamenta con i superiori di non avere sufficienti altari portatili da condividere con i suoi confratelli cappellani. Rispetto alla lettera precedente, in cui don Pio si lamentava del caldo eccessivo, egli ci dice che il clima si è mitigato e anzi ci sono stati forti temporali. Infine don Pio parla di don Giuseppe Sedini, sacerdote della nostra diocesi, oriundo di Morbegno, cappellano militare alpino del battaglione Morbegno, che morì in guerra il 6 luglio 1916 e venne decorato con la medaglia d’argento al valore militare.

Il file in formato pdf scaricabile con il testo della lettera e il commento

22/08/2020 Categoria: Torna all'elenco