Gruppo missionario

La missionarietà è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Non c’è Chiesa se non c’è la voglia di testimoniare il vangelo e di annunciarlo con le opere, le parole, la vita, l’esempio. La vita di ogni comunità cristiana poggia infatti sui tre pilastri dell’annuncio della Parola di Dio (catechesi), della liturgia (celebrazione) e della testimonianza della carità (servizio).

Oltre alle diverse iniziative singole a sostegno di missionari o altre proposte occasionali (vedi adozioni a distanza, negozi equosolidali, stampa missionaria, ecc.), anche nella nostra Valle si è costituito un gruppo di persone che ha come scopo di tenere viva nelle parrocchie l’attenzione verso la missionarietà e l'apertura della comunità cristiana e, in qualche circostanza, organizzare anche qualche raccolta di soldi o di altri beni a sostegno delle opere missionarie.

Per saperne di più, puoi consultare il sito www.centromissionariocomo.it oppure, per uno sguardo nazionale, vai su: www.chiesacattolica.it, alla voce “missio” .

Avvisi

La Parola è la mia casa: Gesù, il compagno di viaggio che non riconosciamo (III domenica di Pasqua anno A)

La Parola è la mia casa: Gesù, il compagno di viaggio che non riconosciamo (III domenica di Pasqua anno A)

I testi della liturgia di domenica 30 aprile 2017 da www.chiesacattolica.it


Il commento alle letture
(da www.avvenire.it)

GESU', IL COMPAGNO DI VIAGGIO CHE NON RICONOSCIAMO
di p. Ermes Ronchi


La strada di Emmaus racconta di cammini di delusione, di sogni in cui avevano tanto investito e che hanno fatto naufragio. E di Dio, che ci incontra non in chiesa, ma nei luoghi della vita, nei volti, nei piccoli gesti quotidiani.


I due discepoli hanno lasciato Gerusalemme: tutto finito, si chiude, si torna a casa. Ed ecco che un Altro si avvicina, uno sconosciuto che offre soltanto disponibilità all'ascolto e il tempo della compagnia lungo la stessa strada.

Uno che non è presenza invadente di risposte già pronte, ma uno che pone domande. Si comporta come chi è pronto a ricevere, non come chi è pieno di qualcosa da offrire, agisce come un povero che accetta la loro ospitalità.

Gesù si avvicinò e camminava con loro. Cristo non comanda nessun passo, prende il mio. Nulla di obbligato. Ogni camminare gli va. Purché uno cammini. Gli basta il passo del momento, il passo quotidiano.

E rallenta il suo passo sulla misura del nostro, incerto e breve. Si fa viandante, pellegrino, fuggitivo, proprio come i due; senza distanza né superiorità li aiuta a elaborare, nel racconto di ciò che è accaduto, la loro tristezza e la loro speranza: Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?
Non hanno capito la croce, il Messia sconfitto, e lui riprende a spiegare: interpretando le Scritture, mostrava che il Cristo doveva patire.

I due camminatori ascoltano e scoprono una verità immensa: c'è la mano di Dio posata là dove sembra impossibile, proprio là dove sembra assurdo, sulla croce. Così nascosta da sembrare assente, mentre sta tessendo il filo d'oro della tela del mondo. Forse, più la mano di Dio è nascosta più è potente.

E il primo miracolo si compie già lungo la strada: non ci bruciava forse il cuore mentre ci spiegava le Scritture? Trasmettere la fede non è consegnare nozioni di catechismo, ma accendere cuori, contagiare di calore e di passione. E dal cuore acceso dei due pellegrini escono parole che sono rimaste tra le più belle che sappiamo: resta con noi, Signore, perché si fa sera. Resta con noi quando la sera scende nel cuore, resta con noi alla fine della giornata, alla fine della vita. Resta con noi, e con quanti amiamo, nel tempo e nell'eternità.

E lo riconobbero dal suo gesto inconfondibile, dallo spezzare il pane e darlo.

E proprio in quel momento scompare. Il Vangelo dice letteralmente: divenne invisibile. Non se n'è andato altrove, è diventato invisibile, ma è ancora con loro. Scomparso alla vista, ma non assente. Anzi, in cammino con tutti quelli che sono in cammino, Parola che spiega, interpreta e nutre la vita. È sulla nostra stessa strada, «cielo che prepara oasi ai nomadi d'amore» (G. Ungaretti).

Il vangelo in poche parole


«A tutti i cercatori del tuo volto,
mostrati, Signore;

a tutti i pellegrini dell'assoluto,
vieni incontro, Signore;

con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati

sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno

che sei tu ad andare con loro,
tu che li rendi inquieti

e incendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:

con loro fermati poiché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore
».                p. David Maria Turoldo

Altri commenti affidabili, semplici, profondi

p. Marko Ivan Rupnik: III domenica di pasqua anno A (testo)
Piero Stefani: Confermarsi nella fede (testo)
Enzo Bianchi: Lo riconobbero allo spezzare il pane (testo)
p. Ermes Ronchi: Gesù, il compagno di viaggio che non riconosciamo (testo)
p. Alberto Maggi: www.studibiblici.it/videoomelie.html (testo; video)
don Claudio Doglio: Ascoltarti è una festa! III domenica di Pasqua anno A 2017 (video; audio)
don Claudio Doglio: Commento alle letture III domenica di Pasqua anno A 2017 (testo)
p. Gaetano Piccolo: Via da ... I movimenti del cuore nel tempo della della delusione (testo)
sr. Mariangela Tassielli: Cercati da Dio (testo)
Ileana Mortari (teologa): Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero (testo)
Wilma Chasseur (teologa ed eremita): www.incamminocongesu.org/ (testo)
don Enzo Pacini (cappellano del carcere di Prato): I discepoli di Emmaus e l'incontro con il Risorto (testo)
Paolo Curtaz: Deficienti (testo, audio, video)
don Tonino Lasconi: La nostra messa è la locanda di Emmaus (testo)
Evangeli.net: Commento e breve spiegazione teologica in meno di 450 parole (testo)

Per chi vuole qualcosa di più: Lectio divina e meditazioni

Carmelitani: Lectio divina 30 aprile 2017 (testo)
Combonianum.org: Lectio della III domenica di Pasqua (A) (testo)
Centro apostolato biblico: www.centroapostolatobiblico.it (testo)

29/04/2017 Categoria: Torna all'elenco