Gruppo missionario

La missionarietà è una delle caratteristiche fondanti della Chiesa. Non c’è Chiesa se non c’è la voglia di testimoniare il vangelo e di annunciarlo con le opere, le parole, la vita, l’esempio. La vita di ogni comunità cristiana poggia infatti sui tre pilastri dell’annuncio della Parola di Dio (catechesi), della liturgia (celebrazione) e della testimonianza della carità (servizio).

Oltre alle diverse iniziative singole a sostegno di missionari o altre proposte occasionali (vedi adozioni a distanza, negozi equosolidali, stampa missionaria, ecc.), anche nella nostra Valle si è costituito un gruppo di persone che ha come scopo di tenere viva nelle parrocchie l’attenzione verso la missionarietà e l'apertura della comunità cristiana e, in qualche circostanza, organizzare anche qualche raccolta di soldi o di altri beni a sostegno delle opere missionarie.

Per saperne di più, puoi consultare il sito www.centromissionariocomo.it oppure, per uno sguardo nazionale, vai su: www.chiesacattolica.it, alla voce “missio” .

Avvisi

All'Excelsior di Sondrio: Wallah - Je te jure

All'Excelsior di Sondrio: Wallah - Je te jure

Un incontro di approfondimento su tema dell’immigrazione attraverso il film documentario “Wallah – je te jure”.

25 interviste a migranti (e non) per raccontare le storie di chi parte (e di chi resta) dall’Africa Occidentale verso l’Italia. Storie ricche di emozioni e sogni, aspettative e disincanto. “Wallah, Je te jure”, è il documentario del regista Marcello Merletto, realizzato insieme a Elisabetta Jankovic Giacomo Zandonini girato grazie all’agenzia delle Nazioni Unite OIM Niger, Organizzazione Internazionale delle Migrazioni.

Le riprese, realizzate nei primi mesi del 2016 tra Niger, Senegal e Italia, fanno emergere le tante sfumature di un fenomeno così complesso tanto quanto difficilmente compreso. E non si fa parlare solo il ragazzo che racconta le 5 ore di cammino nel deserto per raggiungere la Libia perché “erano finiti i soldi”, l’altro che ricorda l’amico morto tra le sue braccia durante lo stesso cammino o chi finalmente ce l’ha fatta e ammette “se mi avessero detto che era così difficile non so se sarei partito”.

“Wallah” – un modo molto comune nigeriano per affermare “te lo giuro”, alla fine di ogni frase – racconta anche di quelle donne che restano sole con i propri figli perché i mariti (o i figli grandi) sono partiti nella speranza di dar loro un sostegno economico e un futuro migliore, “giurando”, appunto, che ce l’avrebbero fatta ad affrontare il viaggio. Così tra loro ci sono le tante vedove che non rivedranno più i compagni, morti in mare. E ci sono anche quei ragazzi che tornano perché “lo scopo del viaggio è tornare” e far tesoro di quanto appreso dall’esperienza vissuta, per contribuire allo sviluppo del proprio paese di origine.

22/04/2017 Categoria: Torna all'elenco