Gruppi volontari

In tutti i nostri paesi esistono diversi gruppi, costituiti formalmente oppure spontanei, che in diverse occasioni dell’anno promuovono, organizzano e animano incontri, feste, tornei, gite, corsi di formazione, spettacoli, teatri, serate a tema, sagre, eventi sportivi, culturali, artistici, musicali, ecc.

Molte persone offrono il loro impegno a pi gruppi e donano buona parte del loro tempo libero al servizio degli altri senza nessun fine di lucro, solo perché credono al valore di ciò che fanno. I nostri paesi devono moltissimo a questa numerosa schiera di volontari che, chi più in vista, chi più nel nascondimento, impiegano tempo, forze, risorse ed energie per creare occasioni di aggregazione sana, vivace, bella e arricchente, preziose sia per i residenti che per i turisti.

Alcune di queste attività hanno anche un risvolto sociale, perché ci si mette al servizio degli altri in un’ottica educativa o di aiuto e sostegno alle persone: si pensi ad alcune proposte rivolte ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie; a chi ha bisogno di ascolto, accoglienza, attenzione, integrazione; alle persone sole, anziane o fragili.

Alcuni di questi volontari operano direttamente all’interno delle proposte parrocchiali e il loro servizio è accennato nelle varie sezioni di questo sito. A tutti va il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine.

Avvisi

Non amiamo a parole ma con i fatti - 19 novembre: Prima Giornata mondiale dei Poveri

Non amiamo a parole ma con i fatti - 19 novembre: Prima Giornata mondiale dei Poveri

[...] Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità, e a riconoscere il valore che la povertà in sé stessa costituisce. [...]

Queste parole, tratte dal messaggio di papa Francesco (disponibile cliccando sotto), raccontano lo stile di vita che ognuno di noi dovrebbe essere in grado di seguire nei confronti dei poveri, vera e viva testimonianza di Cristo tra i fratelli.

Festeggiamo la prima Giornata mondiale dei Poveri perché, secondo le indicazioni del papa, le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi.


Perché la giornata mondiale dei poveri?
“In tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i bisognosi”. La giornata mondiale dei poveri porta a completamento le Giornate Mondiali già promosse dalla Chiesa introducendo “un elemento … squisitamente evangelico, cioè la predilezione di Gesù per i poveri”. (n.6 Messaggio GMP). Il Papa stesso indica alcune modalità per vivere questa giornata che deve essere non una giornata della povertà ma dei poveri. Invita infatti a mettere al centro di questa giornata l’incontro con i volti dei poveri chiedendo di tenere insieme l’incontro con i poveri e il darsi la mano (vedi logo della GMP) con la vocazione missionaria della Chiesa; chiedendo a tutti “… di impegnarsi perché con questa Giornata Mondiale dei Poveri si instauri una tradizione che sia un contributo concreto all’evangelizzazione nel mondo contemporaneo.” Sapendo che “I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo.” (n.9).

Il “Padre Nostro” è uno stile di vita

Non posso dire Padre, se non mi comporto da figlio.
Non posso dire Nostro, se vivo chiuso nel mio egoismo.
Non posso dire che sei nei cieli, se mi preoccupo solo delle cose della terra.
Non posso dire sia santificato il tuo nome, se non ti onoro e non ti amo.
Non posso dire venga il tuo regno, se penso solo ai miei interessi.
Non posso dire sia fatta la tua volontà, se non l’accetto quando non combacia con la mia.
Non posso dire dacci oggi il nostro pane, se non mi importa di chi ha fame.
Non posso dire rimetti i nostri debiti, se continuo a conservare rancore.
Non posso dire non c’indurre in tentazione, se ho intenzione di continuare a peccare.
Non posso dire liberaci dal male, se non combatto ciò che non è buono.
Non posso dire amen, se non prendo sul serio le parole del “Padre Nostro”.

11/11/2017 Categoria: Torna all'elenco