Gruppi volontari

In tutti i nostri paesi esistono diversi gruppi, costituiti formalmente oppure spontanei, che in diverse occasioni dell’anno promuovono, organizzano e animano incontri, feste, tornei, gite, corsi di formazione, spettacoli, teatri, serate a tema, sagre, eventi sportivi, culturali, artistici, musicali, ecc.

Molte persone offrono il loro impegno a pi gruppi e donano buona parte del loro tempo libero al servizio degli altri senza nessun fine di lucro, solo perché credono al valore di ciò che fanno. I nostri paesi devono moltissimo a questa numerosa schiera di volontari che, chi più in vista, chi più nel nascondimento, impiegano tempo, forze, risorse ed energie per creare occasioni di aggregazione sana, vivace, bella e arricchente, preziose sia per i residenti che per i turisti.

Alcune di queste attività hanno anche un risvolto sociale, perché ci si mette al servizio degli altri in un’ottica educativa o di aiuto e sostegno alle persone: si pensi ad alcune proposte rivolte ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie; a chi ha bisogno di ascolto, accoglienza, attenzione, integrazione; alle persone sole, anziane o fragili.

Alcuni di questi volontari operano direttamente all’interno delle proposte parrocchiali e il loro servizio è accennato nelle varie sezioni di questo sito. A tutti va il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine.

Avvisi

LA PAROLA È LA MIA CASA - Il mistero di presenza-assenza di Gesù dopo l’ascensione: l’amore di Dio per la libertà dell’uomo

LA PAROLA È LA MIA CASA - Il mistero di presenza-assenza di Gesù dopo l’ascensione: l’amore di Dio per la libertà dell’uomo

Aprendo il collegamento è possibile scaricare il testo distribuito nelle chiese insieme agli avvisi parrocchiali.

Solennità dell'Ascensione C - Del Giorgio don Andrea.pdf

 

Il racconto dell’ascensione al cielo di Gesù risorto ci viene proposta nelle due versioni scritte dall’evangelista Luca, che le pone alla conclusione del primo volume della sua opera, il vangelo, e all’inizio del secondo volume, gli atti degli apostoli. Come ci suggerisce Luca, questo evento, insieme alla risurrezione e alla pentecoste, segna una nuova era, il cosiddetto tempo della Chiesa. Questo tempo è quello che stiamo ancora vivendo come cristiani del 2022: un tempo in cui sperimentiamo contemporaneamente la presenza di Gesù secondo alcune modalità (la Parola, i Sacramenti, la comunità e i poveri) e la sua assenza. Non è disponibile per noi l’esperienza, vissuta dai discepoli prima dell’ascensione, di una sua presenza fisica tangibile ed evidente a tutti. Ciò ci fa riflettere … innanzitutto sulla difficoltà del credere: molti grandi santi, quasi tutti in realtà, hanno avuto crisi di fede. La presenza di Dio non è evidente come il sole a mezzogiorno in un cielo senza nuvole. Come, per esempio, nella teologia dell’Islam. Ma, ci suggerisce il mistero dell’ascensione al cielo di Gesù, la relazione con Lui vivo è insieme presenza e assenza, una relazione con il credente estremamente complessa e mediata dalla comunità, dal testo sacro, dalla liturgia della Chiesa, da rapporti e da strutture umane. Ed è anche desiderio, attesa e inquietudine: la presenza di Gesù c’è già, ma non ancora in maniera compiuta. Molte volte desidereremmo più evidenza che non lascia spazio ai dubbi, più certezze granitiche, più sicurezze che non possano metterci in discussione. Invece viviamo spesso la fatica e l’inquietudine di questo Dio “nascosto”, di questa presenza più intuita che solidamente provata, che lascia spazio al dubbio e alla libertà, che lascia il diritto di esistere anche al non credente. Sia quello che incontriamo fuori di noi, che quello che esiste dentro di noi. Diceva il card. Carlo Maria Martini, “Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l’uno all’altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa”.

29/05/2022 Categoria: Torna all'elenco