Gruppi volontari

In tutti i nostri paesi esistono diversi gruppi, costituiti formalmente oppure spontanei, che in diverse occasioni dell’anno promuovono, organizzano e animano incontri, feste, tornei, gite, corsi di formazione, spettacoli, teatri, serate a tema, sagre, eventi sportivi, culturali, artistici, musicali, ecc.

Molte persone offrono il loro impegno a pi gruppi e donano buona parte del loro tempo libero al servizio degli altri senza nessun fine di lucro, solo perché credono al valore di ciò che fanno. I nostri paesi devono moltissimo a questa numerosa schiera di volontari che, chi più in vista, chi più nel nascondimento, impiegano tempo, forze, risorse ed energie per creare occasioni di aggregazione sana, vivace, bella e arricchente, preziose sia per i residenti che per i turisti.

Alcune di queste attività hanno anche un risvolto sociale, perché ci si mette al servizio degli altri in un’ottica educativa o di aiuto e sostegno alle persone: si pensi ad alcune proposte rivolte ai bambini, ai ragazzi, ai giovani, alle famiglie; a chi ha bisogno di ascolto, accoglienza, attenzione, integrazione; alle persone sole, anziane o fragili.

Alcuni di questi volontari operano direttamente all’interno delle proposte parrocchiali e il loro servizio è accennato nelle varie sezioni di questo sito. A tutti va il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine.

Avvisi

GMG 2016: Un'esperienza indimenticabile. Fidati!

GMG 2016: Un'esperienza indimenticabile. Fidati!

Chi ha già vissuto una GMG sa già cos’è. Ma per noi ragazzi della Valmalenco era la prima volta. All’inizio, quando bisognava iscriversi, c’erano tanti dubbi e tanti timori: “Non conosciamo nessuno… come ci troveremo? Sarà proprio così bello come ci dicono?”.

Alla fine ci siamo fidati, e domenica 31 luglio in serata siamo partiti! Raggiunto Milano, siamo andati alla sede dei Salesiani, perché il nostro gruppo – formato da ragazzi degli oratori di Sondrio più noi – era abbinato ai giovani degli oratori salesiani di tutta l’Ispettoria lombardo-emiliana (in tutto eravamo 10 pullman).

Il viaggio ha cominciato a suscitare curiosità, scambi, conoscenze. E poi, arrivati a Cracovia, durante la settimana, è stato tutto un crescendo di scoperte, di incontri, di amicizie, di canti, riflessioni, condivisioni, voglia di stare con tutti.

Ci siamo stupiti molto del clima di festa e allegria sana, che pervadeva ogni angolo della città. Oltre ai momenti “ufficiali” (le messe, le catechesi, le confessioni, l’incontro col papa), c’erano molti momenti liberi in cui abbiamo esplorato la città. Ci sono stati anche lunghi tempi di fatica, quando dovevamo fare km a piedi, in tram, in pullman, o quando eravamo in coda in attesa di entrare a visitare i luoghi più importanti; eppure anche lì non ha vinto la stanchezza, ma abbiamo cominciato a fare cori, canti, balli, coinvolgendo quelli che stavano vicino a noi, il tutto con estrema spontaneità. Si respirava dovunque un clima di positività, di gioia, di accoglienza e fiducia reciproca.

Le parole del papa alla veglia e alla messa finale hanno coronato questi giorni indimenticabili. In particolare, ci è piaciuto il suo invito a non essere “giovani da divano”, “pensionati prima del tempo, imbambolati”, ma giovani svegli, rumorosi, attivi, contenti.

Cosa ci ha colpito di più?

“le tantissime persone che c’erano attorno a noi, una moltitudine sterminata… e tutti venuti lì per incontrare il papa!”;

“le canzoni, che continuo a canticchiare… anche se non ho più voce”;

“l’armonia tra tutti, anche se non ci conoscevamo e parlavamo lingue diverse”;

“nonostante il sole e la pioggia, le lunghe camminate e i vari disagi, ci siamo divertiti un sacco”;

“qui da noi, quando uno va a messa spesso viene visto male, e qui invece abbiamo visto tantissima gente (si parla di 1 milione e 600mila) che sono venuti proprio per incontrare Gesù”;

“a me hanno colpito tanto le parole del papa: sa parlare coi giovani… ci sa fare!”;

“a me ha colpito molto il silenzio totale che si è creato all’inizio della veglia, dopo il momento di festa e i canti, quando il papa ha chiesto di pregare… è stato bello anche quando ci ha chiesto di formare un ponte con le braccia, stringendo le mani a chi avevamo vicino. Era il momento del tramonto e ognuno ha acceso una candela. Guardandoci nel silenzio, con tutte quelle luci, è stata un’emozione incredibile”;

“mi sono sentito cittadino del mondo, ma soprattutto cristiano, con un’immensità dio giovani che condividono la gioia della mia stessa fede! È stato bello lasciarsi trasportare dall’entusiasmo, dai canti, dai balli, dalla preghiera che univa tutti… Tra i tanti messaggi che porto a casa, mi piace ricordare quando il papa ci ha detto che nella nostra vita “dobbiamo vivere da titolari e non da riserve”. Mi sento davvero fortunato ad aver partecipato a questa esperienza. Descrivere a parole ciò che si è provato non è facile. Bisogna proprio viverla, perché ti cambia davvero, e torni a casa diverso e sicuramente migliore”.

E allora? Vi aspettiamo alla prossima GMG a Panama!

I ragazzi della Valmalenco

04/08/2016 Categoria: Torna all'elenco