«Quaresima in famiglia. Qualche consiglio». Il messaggio del vescovo Oscar per la Quaresima 2018
Proprio
in questi giorni che precedono il tempo quaresimale, ho incontrato un
papà, che mi ha domandato qualche consiglio per spiegare,
in modo facile, ai suoi figli cos'è la Quaresima
e come valorizzare questo tempo perché diventi una
felice occasione per "tenere insieme" tutta la famiglia.
Mi
rivolgo allora a tutti i papà e a tutte le mamme perché
si preparino a vivere con i propri figli, in modo fruttuoso, la
Quaresima in famiglia, per giungere più consapevoli alle feste
pasquali.
1.
La Quaresima è un
tempo in cui ascoltare con maggiore assiduità la Parola di Dio.
Ecco
allora una proposta molto semplice, ma ardita: quella di trovare il
tempo per leggere, a
tappe, i brani del Vangelo di Marco che raccontano la passione, la
morte e la risurrezione di Gesù.
Il Vangelo di Marco è quello che viene proposto dalla liturgia in
questo anno. I capitoli che ci interessano si snodano dal 14 al 16.
Il
papà o la mamma leggeranno a piccoli pezzi i diversi passaggi, in
alcune sere della settimana, molto lentamente. È un modo semplice,
ma efficace, per comprendere il mistero pasquale, ossia quel
movimento d'amore che Gesù mette in moto per dare tutto se stesso a
Dio padre fino alla morte in croce e così farci diventare figli di
Dio, come lui. La gioia di questo dono la vivremo poi insieme, nella
nostra comunità parrocchiale, la sera della veglia pasquale,
rinnovando le promesse battesimali.
L'ascolto
della Parola del Signore può occupare una ventina di sere, leggendo
i diversi brani a piccoli pezzi. Sarà un momento di grande unità
familiare, una occasione
comune per una crescita nella fede.
Essa infatti nasce e si sviluppa proprio attraverso l'ascolto della
Parola.
2.
Papa Francesco ha inviato a tutto il popolo di Dio un messaggio
per la Quaresima 2018
(pubblicato sul nostro Settimanale nello scorso numero). In esso ci
ha ricordato che l'amore può facilmente raffreddarsi, che la carità,
centro di tutto il Vangelo, può facilmente spegnersi nel cuore degli
uomini, nelle nostre comunità, ma anche già in famiglia, a causa di
tante lusinghe di "incantatori di serpenti", che in realtà
ci rendono schiavi del profitto o di interessi meschini. Offrono
facili rimedi, promettono guadagni immediati, ma disonesti, tolgono
ciò che è più prezioso e non giovano a rendere la vita buona,
bella e felice.
La
Quaresima è un
tempo di lotta,
come Gesù nel deserto, tentato da Satana. Anche a noi il nemico di
Dio chiede di pensare esclusivamente a noi stessi, al nostro
tornaconto senza curarci degli altri, raffreddando così il nostro
amore.
La
Quaresima è un
tempo di digiuno,
quando insieme scegliamo di essere una "famiglia
aperta",
offrendo una offerta in denaro, frutto della comune volontà di
distaccarci da beni illusori per aiutare qualche fratello bisognoso,
diventando in questo modo uno strumento della Misericordia di Dio
padre.
È
molto importante che i figli scoprano l'elemosina
come uno stile di vita,
che si traduce anche mediante scelte di condivisione, di tempo
regalato gratuitamente, e di qualche sorriso in più, guardando negli
occhi, con amore, quanti chiedono aiuto e amicizia. Vi invito a
guardarvi accanto a voi per individuare qualche persona sola,
bisognosa di beni, ma soprattutto di amicizia. Se oggi il Signore si
serve di voi per aiutare un fratello, come domani non provvederà
alle necessità della vostra casa?
3.
La Quaresima è pure un tempo favorevole per dare
maggiore spazio a Dio mediante la preghiera.
Vissuta insieme, in famiglia, la preghiera assume un valore
particolare. Una
famiglia che prega è una famiglia unita.
La vostra è una famiglia che prega insieme? Perché non decidere
insieme di dare un tono speciale alla vostra casa mediante la
preghiera comune, incominciando da questa Quaresima?
Suggerisco
una preghiera da
vivere insieme,
prima di prendere il
cibo quotidiano:
"Signore, che
ci raduni per questo pasto in famiglia, fa' che ti sentiamo presente
tra noi per saziarci del tuo amore e nutrirci della tua stessa vita.
Tu che provvedi alle nostre necessità, fa' che noi non dimentichiamo
i nostri fratelli che soffrono, amen".
Dobbiamo
persuaderci che non
basta la preghiera personale:
bisogna abituarsi a pregare senza vergogna, insieme, in famiglia,
genitori e figli. Se preghiamo, possiamo essere certi che il Signore
ci dona forze nuove per poter ricominciare ad amare ed Egli ci
consolerà durante tutte le nostre prove ed afflizioni.
Carissimi:
vi auguro di saper valorizzare al meglio questo tempo santo di
Quaresima perché possiate ardere, come il fuoco della Pasqua, di
fede, speranza e carità.
Buon
cammino quaresimale!
Il
vostro vescovo Oscar